I MIGLIORAMENTI AERODINAMICI SONO FONDAMENTALI

Ho preso il vizio di svolgere analisi statistiche sulle classifiche dei campionati F1 e non riesco più a fermarmi. Oggi, per esempio, a livello di tecnica, dimostreremo numericamente quanto è importante portare miglioramenti aerodinamici ad ogni gara per non perdere il passo dagli avversari.

Capiremo quanto sono importanti i dispositivi aerodinamici di cui parliamo spesso e quanto è importante il loro continuo studio.

Come lo facciamo?

Prendiamo in considerazione la classifica finale di ogni gran premio del 2020 e valutiamo la posizione dei due piloti Ferrari al variare del tempo.

Questo perché la Ferrari, quest’anno, è praticamente l’unica macchina che non aggiorna le sue appendici aerodinamiche dall’inizio dell’anno di gare.

Secondo la nostra ipotesi, dovremmo vedere una crescente riduzione di prestazioni, tradotta in posizioni finali sempre peggiori.

Effettivamente, a vedere il seguente grafico, sarebbe proprio cosi.

Dobbiamo tenere in conto più varianti per giustificare a pieno queste curve. Ovviamente l’andamento non è lineare e ci potrebbero essere risalite temporanee prima di riaffondare, ma questo per svariati motivi.

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NB: le gare in cui il o i piloti si sono ritirati, sono state assegnate con la posizione finale del gran premio precedente. Questo per dare continuità alla curva e non falsare il grafico con eventi non direttamente collegati alla mera prestazione di gara. Per esempio: i problemi ai freni di Vettel a Monza non sono legati allo sviluppo della vettura e quindi non devo influire in questo studio.

I PILOTI

L’abbiamo capito, Seb e Charles stanno rendendo molto diversamente durante il 2020. Uno più stanco della vettura, in dirittura d’arrivo per quanto riguarda il suo contratto e tagliato molto probabilmente fuori dalle discussione sui miglioramenti tecnici, ha un decadimento assai meno marcato, ma subito ai minimi. Dà l’idea che il pilota tedesco non stia spingendo più di tanto sin dall’inizio. In ogni caso, nonostante questo, la sua prestazione rimane decadente nel tempo e anche lui patisce l’assenza di sviluppi. Perde 2 posizioni in griglia dopo 9 gare.

Charles invece ha spinto tanto sperando di ottenere qualcosa di buono. È normale che le sue aspettative fossero più alte del tedesco all’inizio, ma ha perso mano a mano le speranze e la sua macchina senza innovazioni non aiuta.

Questa è la riprova che entrambi stanno subendo l’assenza di miglioramenti aerodinamici: teste e intenzioni diversissime, cosi come gli stili di guida e le motivazioni, ma comunque posizioni sempre peggiori dopo ogni gara.

I CIRCUITI E GLI ALTRI TEAM

Alcuni recuperi, come per esempio il 3° posto di Leclerc in Gran Bretagna dopo l’11° dell’Ungheria, sono influenzati da moltissime altre variabili. Errori di altri piloti, macchine avversare che si adeguano meglio ad una pista piuttosto che ad un’altra. Insomma, il trend si può studiare solo sul lungo periodo e non può non essere affetto da tante altre variabili non tenute in conto ora. Ad ogni modo, nel tempo, le altre squadre progrediscono e riescono comunque a sopravanzare la rossa.

L’IMPORTANZA DEI MIGLIORAMENTI AERODINAMICI

Non parliamo di conclusioni sulla Ferrari perché ad ora tutto è già stato largamente discusso e, comunque, la rossa qua è stata considerata solo come esempio oggettivo.

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Ciò che vogliamo dedurre da qui, anche se spesso è difficile da constatare, è che i miglioramenti aerodinamici sono fondamentali. Spesso è difficile apprezzarli perchè, come da tradizione, tutte le squadre innovano durante un anno “normale” e quindi è molto più difficile vedere l’incremento di prestazione, in termini relativi, tra macchina e macchina. Per esempio, le linee di tendenza della Renault e quelle della McLaren potrebbero assomigliarsi ed essere entrambi abbastanza allineate. è impossibile valutare quale delle due macchine progredisca maggiormente perchè entrambe progrediscono e i risultati si mischiano con molte altre variabili. Entrambe, però, portano miglioramenti e cosi le altre squadre. Questo perché, altrimenti, la loro linea di tendenza sul lungo periodo assumerebbe l’andamento di quella Ferrari. Si inclinerebbe verso il basso. Segnale che sempre più auto, sempre migliori, riescono a sopravanzare la rossa sul risultato finale delle gare.

Concludendo, se tutte le squadre elaborano nuove soluzioni tecniche durante l’anno, le linee sono assai più difficili da confrontare e le posizioni finali dopo ogni GP potrebbero essere sempre, più o meno, le stesse. Purtroppo per ognuno di loro, il miglioramento degli altri è visibile solo quando mancano soluzioni proprie, cominciando cosi a perdere terreno e rendere visibile quanto è fondamentale progredire nella performance aerodinamica della macchina durante l’anno.

Aerodinamica e non.

A presto con altri spunti di tecnica delle corse,

Dall’ing. Alberto Aimar.

 

 

 

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