Uno gira bene, l’altro arranca. Non vi è dubbio che, nelle prime tre uscite della stagione, la differenza tra il giapponese Yuki Tsunoda e l’australiano Daniel Ricciardo compagni di squadra nella Racing Bulls si sia vista. Il samurai del Sol Levante ha tolto lo zero dalla casellina punti proprio davanti al suo pubblico giungendo decimo a Suzuka. Dando così conferma di quanto si sapeva già: se i numi tutelari della velocità non gli infilano i bastoni tra le ruote, il ragazzo ci sa fare. E non caso, dalla Red Bull, lo tengono d’occhio per bene, e non soltanto da lì.

Che la Racing Bulls si attendesse qualcosa di più di un tredicesimo, un sedicesimo , un dodicesimo posto e un ritiro da Ricciardo lo sanno anche le pietre. E, parallelamente a questo, spunta una voce che, da flebile sussurro, si è fatta tonante. Hai visto mai che in Racing Bulls possa sbarcare quel Liam Lawson che ebbe già a sostituire lo scorso anno Ricciardo infortunato al polso e si tolse la soddisfazione di andare a punti prima di ritornare nelle retrovie?

Giancarlo Minardi ha, al proposito, una sua idea: “Tsunoda sta andando bene, finora è da otto – dice – è chiaro che la Racing Bulls e la Red Bull si attendessero da Ricciardo ben di più di quanto ha fatto finora, Tsunoda è il primo dopo i top team, però è chiaro che la Racing Bulls voglia qualcosa di più che andare avanti a un punto per volta, perchè così non si va lontano. Nella Racing Bulls, a differenza che nella Red Bull, si può contare su un ambiente sereno al momento, vedremo come evolverà la situazione”.

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