Christian Horner ritiene che la Red Bull entrerà nella nuova era normativa della F1 con uno svantaggio di 70 anni rispetto alla Ferrari. Il team con sede a Milton Keynes sta costruendo le proprie unità di potenza interne attraverso la divisione Red Bull Powertrains in vista dell’ultima modifica delle regole per il 2026.
Il sistema prevede la rimozione della MGU-H, insieme a sistemi elettrici migliorati destinati a produrre oltre 1.000 CV. Anche gli ecocarburanti giocheranno un ruolo chiave nel tentativo della F1 di diventare carbon-neutral entro il 2030.
Horner ha ammesso che il suo team è naturalmente alla deriva rispetto alla Ferrari per quanto riguarda la comprensione della produzione dei propulsori.
Propulsori Red Bull
“Siamo su una ripida curva di apprendimento, dove abbiamo circa 70 anni di svantaggio rispetto alla Ferrari,” ha detto Horner ai media incluso RacingNews365. “Abbiamo un grande gruppo di persone, stiamo applicando al motore la stessa filosofia che abbiamo adottato per il telaio. È una sfida diversa. Non ci sono garanzie e non si sa dove siano gli altri, con queste nuove normative è un foglio di carta pulito e non abbiamo il vantaggio di un motore esistente da cui imparare. Dal punto di vista del limite di costo, questo è uno svantaggio. Ma allo stesso tempo non abbiamo la distrazione del motore attuale, i problemi di affidabilità e così via che devono essere affrontati lì.”
Si è ipotizzato che il progetto della RBPT sia al di sotto degli obiettivi, ma Horner è fermamente convinto che le cose non stiano così, e ha solo elogi per ciò che ritiene sia stato raggiunto finora in un breve periodo di tempo.
“Vedremo cosa accadrà solo nel 2026, ma in questo momento stiamo raggiungendo i nostri obiettivi”, ha affermato Horner. “A poco meno di due anni dalla fine, se guardo i progressi che abbiamo fatto negli ultimi due anni partendo da zero, è stato davvero impressionante. Quello che abbiamo fatto è molto audace e piuttosto coraggioso. La Red Bull non avrebbe vinto 117 gare e non avrebbe fatto quello che abbiamo fatto non prendendo decisioni coraggiose.”
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