F1 – Max Verstappen domina il gran premio di Cina, Lando Norris e la Mclaren sorprendono davanti a Sergio Perez, ma la grande sconfitta e delusa è la Ferrari.
Charles Leclerc e Carlos Sainz, rispettivamente 4° e 5° al traguardo, faticano a trovare il ritmo visto nelle gare precedenti. Ferrari deludente, mette fine alle speranze create fino ad ora?

Oggi analizzeremo il Gran Premio di Shanghai per rispondere al quesito posto in precedenza e lo faremo nuovamente in compagnia dell’ingegnere Riccardo Romanelli.

Vista la prestazione di Verstappen e della Red Bull, l’impressione di quanto visto anche in Cina è che i campioni del mondo siano in perfetto controllo come nel 2023. A Detta dell’ing Romanelli, pare che l’unica differenza per ora sia che i team avversari, Mclaren e Ferrari su tutti, non abbiano più crolli di prestazione nel corso degli stint e che quindi i distacchi non siano gli stessi della passata stagione grazie alla miglior gestione che fanno degli pneumatici.

La sorpresa Mclaren e la delusione Ferrari

Confrontando i tempi sul giro di Norris e Leclerc nel corso di tutte e 56 le tronate del GP, ci rendiamo conto delle differenze prestazionali tra le due auto e in particolare della sorpresa di giornata.
La Mclaren di Norris davanti alle Ferrari è ciò che ha sorpreso tutti a partire dal pilota inglese che nel corso della gara prima con le medie ed in particolare con le gomme dure è riuscito a tenersi alle spalle gli avversari. Il secondo stint di Leclerc e Norris a parità di mescola, ha portato alla luce la grande difficoltà del pilota Ferrari nel mantenere il passo della MCL38 dell’avversario.

Verstappen rimane di un altro livello

Al di là delle differenze tra la Mclaren e la Ferrari, però come sottolineato da Romanelli, ad impressionare è la gestione di gara e del passo di Max Verstappen. Abbiamo sovrapposto i dati del passo gara di Verstappen con i precedenti dati di Norris e Leclerc e la costanza di rendimento del campione del mondo, ha messo alla luce l’attuale superiorità della RB20 sulle monoposto rivali. L’ingegnere in particolare ha analizzato come in ogni fase di gara, dalla partenza, alla fine di uno stint e successivamente all’inizio di un altro, Verstappen riesca a mantenere un passo nettamente migliore degli avversari e a farlo in ogni condizione.

Un altro aspetto da considerare è che partendo sempre davanti a tutti, libero dall’impegno di dover effettuare sorpassi e viaggiando in aria pulita, Max può fare il suo passo e prendere un vantaggio considerevole che gli permetta di gestire sui rivali.
Prendendo in esempio la gara delle Ferrari, scattate dal 6° e 7° posto, la rimonta che hanno dovuto effettuare per concludere a ridosso del podio, ha influito sulla performance nel passo gara.

La delusione della Ferrari e di Leclerc

Nelle interviste post-gara Charles Leclerc ha sottolineato la fatica patita nell’affrontare il secondo stint di gara con le gomme dure. Secondo l’ingegner Romanelli, la mancanza di performance su mescola dura piuttosto che sulla media, non ha riguardato solamente le rosse di Maranello, ma anche altre vetture, tra le quali la Mercedes di Hamilton. Il motivo dietro a questo calo di performance è da ritrovarsi nel setup della macchina preparato sin dalle qualifiche e probabilmente dalle basse temperature dell’asfalto che non hanno aiutato la SF-24 a mettere in temperatura gli pneumatici nella ripartenza dopo la Safety Car.
Un altro tema affrontato da Leclerc nell’intervista è stato quello dei tanto discussi aggiornamenti che Ferrari porterà da Imola sulla propria monoposto. Ferrari, attualmente seconda forza, togliendo qualche exploit sporadico di Mclaren, punta molto su questi aggiornamenti e il monegasco non ha nascosto la grande attesa nel voler vedere la propria vettura in azione con le nuove modifiche, speranzoso di ridurre il gap con red Bull.

La gara degli altri e la doppia faccia della Aston Martin

La gara degli altri team tolte le prime tre forze del lotto, ha visto trionfare la Mercedes di George Russell, sopravanzare la Aston Martin di Fernando Alonso.
I rispettivi compagni di squadra Lewis Hamilton sulla freccia d’argento e Lance Stroll, hanno accusato diverso ritardo. Il sette volte campione del mondo ha chiuso 9° dopo essere scattato dalla 18° posizione, mentre il canadese della Aston è precipitato in 15esima posizione dopo una gara disastrosa, culminata con l’incidente alla ripartenza dalla Safety Car.

Alla prima ripartenza dalla Safety Car, Lance Stroll ha tamponato la Vcarb di Daniel Ricciardo che ha a sua volta urtato la Mclaren del connazionale Piastri, rovinandone il fondo. L’errore di Stroll, arriva dopo una serie di performance insoddisfacenti da parte del pilota. Nelle ultime due stagioni il confronto con il compagno Alonso, sta divenendo impietoso: da una parte lo spagnolo lotta per le prime posizioni, dall’altra il canadese fatica ad andare a punti.
L’opinione di Romanelli in merito a queste prestazioni deludenti del numero 18 di AM è che il compagno di squadra lo stia decisamente schiacciando con prestazioni superiori sia in qualifica che in gara.

Alonso, una sentenza nonostante l’età

Spostando l’attenzione proprio su Fernando Alonso, non si può che elogiarlo, per le prestazioni portate in pista all’età ormai avanzata di 42 anni.
Il nostro ospite ha voluto analizzare le sue prestazioni sottolineando come, Alonso non sia di livello inferiore a grandi campioni del passato. Tanti piloti del passato infatti, oltre ad aver trionfato, hanno perso titoli per questioni spesso di sfortuna e lo spagnolo in particolare ne ha persi almeno tre in carriera. Un altro aspetto che eleva Fernando è la capacità di adattarsi ai tanti cambiamenti che dal 2001, la stagione d’esordio, sono occorsi alla f1, dai regolamenti, alle vetture e ai tanti team per i quali ha gareggiato.

Ringraziando Riccardo Romanelli per le sue attente analisi, vi rimandiamo alle prossime puntate dove parliamo degli aspetti tecnici di Formula 1 sul nostro canale YouTube.

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