La Ferrari con la doppietta nel Gp del Belgio di F1 e l’azzeramento dei punti alla McLaren per la spy story, conquistò il quindicesimo titolo costruttori della sua storia.
Una delle stagioni di F1 più ricca di veleni e polemiche, fu senz’altro quella del 2007. La Ferrari nonostante il ritiro di Schumacher, sembrava poter vincere quel titolo sfuggito al Kaiser a Suzuka alla penultima gara. L’avversaria della Rossa non era più la Renault, che aveva perso Fernando Alonso per andare in McLaren e affiancare il rookie Lewis Hamilton, ma nuovamente come dal 1998 al 2005, il Team di Woking.
Nonostante l’addio, oltre di Schumacher anche di Ross Brawn, però la F2007 ad inizio campionato era la vettura più forte, con le due vittorie di Massa ed una di Raikkonen nelle prime quattro gare. La McLaren reagì con Alonso che s’impose a Monaco, ed Hamilton in Canada e negli Stati Uniti, ed il mondiale quindi sembrava aver cambiato inerzia.
Invece dopo Indianapolis, scoppia un caso che scuote il mondo della F1, la spy story. Al termine del Gp di Montecarlo, sulle Ferrari vengono trovate tracce di polvere bianca, che venne messa da Nigel Stepney per danneggiare i motori. Successivamente si scoprì che il capo meccanico della Scuderia di Maranello, passò anche i disegni della F2007 a Mike Coughan della McLaren, il quale andò in una copisteria inglese per fare delle fotocopie.
Quel gesto si rivelò un errore. Il titolare del negozio avvisò immediatamente attraverso un email la Ferrari, che spinse la Fia ad aprire un’inchiesta. Nella prima sentenza la McLaren venne assolta, in quanto la corte riteneva che non c’erano prove schiaccianti a suo carico, ma cinque giorni dopo il Presidente della Federazione Mosley visto che la Ferrari non poteva, presentò ricorso.
A far ribaltare quel giudizio, fu lo scambio di email fra Alonso e De La Rosa, che parlavano del peso della vettura di Raikkonen nel Gp d’Australia, ma soprattutto di dati e soluzioni della F2007 da provare nei test per vedere se funzionassero sulla MP4-22. Il 13 Settembre la McLaren venne condannata con l’azzeramento dei punti nel mondiale dei costruttori e 100 milioni di dollari di multa, consegnando di fatto il titolo alla Ferrari.
A 72 ore dal secondo grado di giudizio, il mondiale sbarcò a Spa, dove ci fu il dominio della Ferrari, che piazzò la doppietta sia in qualifica che in gara. Con la vittoria di Rakkonen, ed il secondo posto di Massa, la Ferrari conquistò il quindicesimo titolo costruttori della sua storia. Quell’uno-due fu l’inizio della rimonta di Raikkonen, che ridusse a 13 punti il distacco da Hamilton, che si completò con le vittorie in Cina e Brasile, permettendogli di laurearsi campione del mondo.