La stagione 2007 visse sulla splendida battaglia tra i piloti McLaren e quelli Ferrari, con l’onta della Spy Story sullo sfondo. Analizziamo quell’annata e la splendida rossa che trionfò nei due mondiali.

La storia della Formula 1 è caratterizzata da un’infinità di stagioni mozzafiato, capaci di lasciare gli appassionati con il fiato sospeso sino all’ultima gara. Una di quelle più emozionanti è sicuramente il 2007, anno delle battaglia tra Ferrari e McLarenMercedes sulle piste e nei tribunali di tutto il mondo. A metà stagione venne scoperta infatti la Spy Story, esattamente un anno dopo rispetto al fattaccio di Calciopoli nello sport più seguito in Italia. Ma di tutto ciò parleremo in seguito nel nostro articolo.

Il 2007 per la rossa è un anno di rivoluzione: il Kaiser Michael Schumacher ha annunciato l’addio e non è al via di un mondiale con la tuta rossa per la prima volta dal 1996, un vero e proprio colpo basso per tutti i tifosi del Cavallino. Al posto del sette volte campione del mondo la Scuderia di Jean Todt ha ingaggiato Kimi Raikkonen, due volte vice-iridato ai tempi della McLaren, ma pilota estremamente sfortunato al quale è mancata sempre l’ultima zampata per far suo il titolo. Come compagno del finlandese viene confermato Felipe Massa, che nel 2006 ha ottenuto le sue prime e vittorie proprio in rosso.

La sfidante mondiale non è più la Renault campione del mondo, in quanto il nuovo re del circus Fernando Alonso si è trasferito alla corte di Ron Dennis in McLaren, squadra a secco di titoli da quasi un decennio. Al suo fianco trova il ragazzino Lewis Hamilton, giovane talento britannico che ha appena stravinto la GP2 e che ha stupito tutti nelle categorie minori. Sin dai test si capisce che la lotta per l’iride sarà riservata a queste due squadre, con il Gran Premio d’Australia che indica nella Ferrari la grande favorita. La F2007 si dimostra un missile, con Kimi che al debutto in rosso fa segnare la pole, il giro più veloce ed ovviamente la vittoria nella gara. Le frecce d’argento completano il podio ma sono molto lontane, mentre Massa è sesto dopo una bella rimonta causata da un problema al cambio in qualifica.

Il brasiliano fa segnare il miglior tempo in qualifica in Malesia, dove la reazione McLaren arriva prontamente. Le monoposto di Woking scattano alla perfezione con Alonso che va al comando davanti ad Hamilton, con le posizioni che non muteranno sino alla bandiera a scacchi. Raikkonen chiude terzo e nuovamente a podio. In Bahrain e Spagna torna a farsi sentire il dominio rosso con Felipe che in entrambi i casi ottiene pole e vittoria. Da Monaco in poi la stagione del Cavallino è tutta in salita: il passo corto della MP422 permette ad Alonso ed Hamilton di esaltarsi tra le stradine del Principato, dove lo spagnolo vince mentre Massa è terzo con oltre un minuto di ritardo dai primi due. In Canada e Stati Uniti la rossa continua a soffrire, mentre Lewis fa sua pole e vittoria in entrambe le occasioni, le prime perle di una carriera che sarà gloriosa.

Il Cavallino torna a ruggire in Francia, dove Raikkonen si sveglia e vince seguito da Massa. Si tratta della prima doppietta firmata dalla nuova coppia. Proprio in quei giorni viene alla luce la cosidetta Spy Story, che segnerà inesorabilmente il proseguimento del campionato 2007. I primi sospetti ricadono subito sul capo-meccanico Nigel Stepney, che sabotò i motori dei piloti a MonteCarlo tramite una polvere bianca con lo scopo di causare dei malfunzionamenti, poi non verificatisi. Lo scandalo vero e proprio coinvolse ovviamente la McLaren, in quanto lo stesso Stepney passò al capo progettista di Woking Mike Coughlan i progetti della F2007. Tutto ciò fu scoperto grazie a dei coniugi di una copisteria inglese, che riferirono del fatto che Coughlan si era recato nel loro negozio per fotocopiare circa 300 pagine di disegni relativi alla monoposto italiana. La prima sentenza in tribunale si risolse in un nulla di fatto, in quanto non vi erano prove effettive che la McLaren avesse usato quei progetti sulla sua vettura. Il colpo di scena ci fu alla fine dell’estate, quando emerse un’e-mail tra Alonso ed il collaudatore Pedro de la Rosa dove si parlava appunto dell’impianto frenante della F2007. Il 13 settembre la McLaren venne dichiarata colpevole ed esclusa dal campionato costruttori, dove era nettamente in prima posizione. I piloti vennero graziati, ma arrivò anche una multa al team di circa 100 milioni di dollari.

Tornando alle questioni sportive, a Silverstone Raikkonen vinse di nuovo precedendo le McLaren, proseguendo il suo buon momento al Nurburgring dove ottenne la pole. La gara della domenica fu incredibile a causa delle condizioni meteo, ma il finlandese dovette ritirarsi a causa di un problema tecnico. Gli ultimi giri regalarono al pubblico un fantastico duello tra Massa ed Alonso, con lo spagnolo che grazie ad una grande manovra riuscì ad imporsi nel Gran Premio d’Europa. In Ungheria fu ancora festa McLaren, ma stavolta con Hamilton che vinse dopo aver tenuto dietro per tutta la gara Raikkonen. La vettura di Maranello torna al top in Turchia, dove è Massa che si impone seguito dal compagno di squadra ed Alonso chiude terzo. Il week-end più difficile per la Ferrari è quello di Monza, con le frecce d’argento che dominano il fine settimana chiudendo con una doppietta. Alonso vince davanti ad Hamilton, mentre Raikkonen è terzo e Massa si ritira per un guasto alla sospensione posteriore.

La sentenza del tribunale della FIA arriva nella settimana tra Monza e Spa, con la rossa che in Belgio ha dunque la possibilità di vincere il mondiale costruttori. Raikkonen è perfetto e fa segnare pole e vittoria davanti al compagno di squadra, regalando il titolo alla squadra. Le McLaren chiudono terza e quarta, con Kimi nuovamente a -13 da Hamilton in classifica e dunque pienamente in corsa a tre gare dal termine. Successivamente si arriva al Fuji, che per il 2007 e per il 2008 sostituisce Suzuka nel Gran Premio del Giappone. Il week-end è caratterizzato dal diluvio e Lewis fa sua la pole davanti ad Alonso con le Ferrari in seconda fila. La gara del Cavallino viene condizionata da un errore sulla scelta delle gomme, in quanto una direttiva della FIA aveva obbligato tutti i team a partire con gomme da bagnato estremo. Le rosse scelgono invece le intermedie, dovendole dunque cambiare nei primi giri retrocedendo in fondo al gruppo. In gara Hamilton domina e vince, mentre Alonso sbatte scivolando a -12 nel campionato. Raikkonen effettua una rimonta strepitosa, chiudendo terzo e restando in corsa per il titolo ma con 17 lunghezze di distacco a due appuntamenti dalla fine.

In Cina il britannico parte nuovamente davanti a tutti ma spreca clamorosamente il match point mondiale, arrivando lungo all’ingresso dei box impantanandosi nella ghiaia. Kimi trionfa davanti ad Alonso ed in Brasile si arriva dunque con tre piloti in lizza per l’iride. Ad Interlagos la pole la fa segnare Massa, davanti ad Hamilton, Kimi e Fernando. Lo scatto del finlandese lo pone subito al secondo posto, mentre anche Alonso sopravanza il compagno di squadra che preso dalla foga commette un errore scivolando in ottava posizione. Pochi giri dopo la storia del mondiale 2007 viene scritta: un problema tecnico temporaneo fa retrocedere l’inglese in fondo al gruppo, dando il via ad una furiosa rincorsa che non lo porterà oltre il settimo posto finale. All’ultimo pit stop Raikkonen si prende la prima piazza davanti a Massa, e con la vittoria nella gara fa suo anche il titolo mondiale. Sino ad oggi l’ultimo ottenuto dalla Ferrari con 110 punti, soltanto uno in più sulla coppia McLaren.

La monoposto del 2007 ha ottenuto ben 9 vittorie su 17 appuntamenti, 6 con Raikkonen e le restanti 3 con Massa. Da annoverare anche 9 pole position e ben 12 giri veloci, nonostante moltissimi problemi di affidabilità che hanno rischiato di compromettere la lotta al campionato del mondo.

 

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