Jody Scheckter nel Gp d’Italia di F1 del 9 Settembre 1979, si laureò campione del mondo con la Ferrari, con l’aiuto di Gilles Villeneuve.

Tanti Gp d’Italia di F1 hanno regalato grandi emozioni alla Ferrari, ma ce ne è uno in particolare che ancora oggi resta impresso nella mente dei tifosi del Cavallino Rampante. Esattamente quarantaquattro anni fa la Ferrari conquistò il nono mondiale della sua storia con Jody Scheckter, che con la vittoria a Monza si laureò campione del mondo.

Il sudafricano arrivò in Ferrari proprio nel 1979, dopo una precedente stagione deludente. Infatti Scheckter si fece notare fin dal suo debutto in F1, e all’inizio della sua carriera era considerato molto spericolato e pericoloso. Poi ci fu un episodio che lo cambiò, l’incidente nelle prove del Gp degli Stati Uniti di Francois Cevert, che perse la vita.

Quella tragedia cambiò Scheckter, e l’anno successivo nel 1974 al volante della Tyrell, chiuse la classifica piloti al terzo posto vincendo due corse,  aggiudicandosi l’anno seguente anche il Gp di casa. Nel 1976 in uno dei campionati entrati nella leggenda della Formula 1, per il duello fra James Hunt e Niki Lauda, si piazzò di nuovo terzo nel mondiale.

Quei risultati convinsero la Wolff ad ingaggiarlo nella stagione successiva. Il destino di Scheckter s’incrociò per la prima volta con quello della Ferrari, lottando con Lauda per il titolo, diventando vice-campione del mondo. Dopo un 1978 al di sotto delle aspettative con la Wolff, arrivò la chiamata che tutti i piloti sognano e sognavano di ricevere, quella di Enzo Ferrari.

Il Drake lo scelse per affiancare Gilles Villeneuve, che sulla carta doveva essere il primo pilota. La pista fino al Gp del Belgio sembrava rispettare quelle gerarchie, invece Scheckter con due vittorie di fila a Spa e Monaco, si prese la testa del mondiale. Grazie ai tanti ritiri di Villeneuve, Jody diventò il pilota con il quale puntare al mondiale.

Scheckter con il secondo posto a Zandvoort rafforzò la leadership nella classifica piloti, e arrivò a Monza con un vantaggio di otto punti su Latife. Nelle qualifiche la Renault piazzò la doppietta, ma al via Scheckter prese la testa della corsa. Arnoux si riprende la prima posizione, ma al 13° giro ruppe il motore. Scheckter rimase in testa fino alla bandiera a scacchi grazie a Villeneuve. Il canadese bloccò Latifi fino al suo ritiro, e poi quando raggiunse il compagno di squadra visto l’ottimo rapporto che i due avevano, non lo attaccò ma preferì completare la doppietta della Ferrari.

Le due Rosse il 9 Settembre alle ore 15.22, fra il boato della folla tagliarono il traguardo insieme, con Scheckter che ebbe anche la soddisfazione di eguagliare Lauda e Fangio. Come l’australiano si laureò campione del mondo a Monza, e raggiunse Fangio vincendo il mondiale al primo anno in Ferrari, come poi farà nel 2007 Kimi Raikkonen.

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