La Red Bull ha piazzato la doppietta nel Gp d’Italia, ma per la prima volta in questa stagione, la Ferrari è riuscita a sfidarla con un passo gara di soli tre decimi più lento di Max Verstappen e Sergio Perez.

Riscatto Ferrari nel Gp d’Italia, riuscendo a cancellare la brutta prestazione di Zandvoort, ed a ritrovare fiducia in vista del finale di stagione. Ad imporsi è stato sempre lui Max Verstappen, che ha dominato come al solito, entrando ancora una volta nella storia della Formula 1, diventando l’unico pilota a vincere dieci corse consecutive. La Red Bull si prende la soddisfazione di fare l’uno-due in casa della Ferrari, con il solito Sergio Perez trasformato in gara, che è riuscito a mettersi dietro le due Rosse. Alle sue spalle Carlos Sainz che ha fatto sognare i tifosi del Cavallino Rampante, rimanendo al comando per 15 giri, per poi nel finale aggiudicarsi il duello per il gradino più basso del podio con il compagno di squadra Charles Leclerc. Il monegasco le ha provate tutte fino alla bandiera a scacchi, per superare e battere Sainz, ma come in qualifica si è dovuto arrendere, ed accontentarsi della quarta posizione. Andiamo a vedere dai grafici del Gp d’Italia, perché quella di Monza è stata la miglior performance in gara della Ferrari.

Al via Sainz prende la testa della corsa, mentre Leclerc cerca di superare Verstappen, ma in curva 1 deve alzare il piede, ed è costretto a difendersi da Russell. Fin dal primo giro Verstappen inizia a mettere pressione a Sainz, e va in scena lo stesso film di Baku 2022. Infatti per la prima volta da quella gara, la Ferrari ha dato la sensazione di aver rischiato, utilizzando tutti i cavalli del proprio motore. La velocità di punta della Ferrari, un DRS della Red Bull non così efficace con un assetto da basso carico, ha fatto sì che Sainz mantenesse la leadership fino alla 15° tornata. L’unica chance che aveva la Ferrari era quella delle due punte, ma Leclerc già due giri prima del sorpasso di Verstappen, aveva perso contatto. L’attacco di Verstappen è frutto sia di una SF-23 che come al solito mette in crisi le gomme posteriori, costringendo Sainz ad un bloccaggio in curva 1, ma anche delle sue difficoltà in trazione alla Parabolica. Curva nella quale la RB19 ha fatto la differenza con una velocità superiore di nove chilometri, e ha consentito a Verstappen di andare al comando. Però l’olandese non ha fatto il vuoto come al solito, grazie ad uno dei migliori stint della stagione della Ferrari, sui livelli della Red Bull, con Sainz e Leclerc hanno girato con un passo di tre decimi più lento di Verstappen, e con lo stesso ritmo di Perez bloccato da Russell.

La stessa situazione si ripete nel secondo stint, con le Ferrari messe sotto pressione da Perez, che dopo aver superato Russell già a fine primo stint, si era lanciato all’inseguimento di Sainz e Leclerc. La SF-23 come già visto in tutto il campionato con la hard fatica rispetto alle medie, ed il gap dalla Red Bull aumenta. Nonostante le grandi difese di Sainz e Leclerc, Perez riesce a conquistare il secondo posto e ad impedire alla Ferrari di piazzare due macchine sul podio. Sainz come con Verstappen nel tentativo di resistere a Perez, chiede troppo ai suoi pneumatici, e Leclerc prova ad approfittarne. Qui va in scena un duello da cardiopalma, con Leclerc che le prova tutte per superare Sainz, ma dopo essere andato lungo nell’ultimo giro in curva 1, alza bandiera bianca. Invece per Verstappen la seconda parte di gara è soltanto amministrazione, come dimostra il passo migliore di Perez.

Come possiamo vedere dal passo complessivo del Gp d’Italia, fra Ferrari e Red Bull il gap è stato solo di tre decimi, inferiore a quanto si è visto a Spa, dove andò anche lì a podio. Questo è dovuto principalmente ad un circuito adatto alle caratteristiche della SF-23, ma anche ad un ottimo lavoro di preparazione a differenza di Zandvoort, in fabbrica ed in pista. Oltre ad aver accusato il distacco minore dell’anno dalla Red Bull, le altre buone notizie sono state quelle di essere stata nettamente seconda forza facendo meglio di un’anonima Mercedes, e dell’Aston Martin alla quale ha tolto il terzo posto della classifica costruttori. Quindi la Ferrari va via da Monza con una grande iniezione di fiducia in vista del finale di stagione e di Singapore dove sarà introdotta la TD18, e sarà chiamata ad un altro esame difficile su un circuito da alto carico aerodinamico.

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