Max Verstappen con la nona vittoria consecutiva nel Gp d’Olanda eguaglia Sebastian Vettel, mentre Carlos Sainz è l’unico a salvarsi in casa Ferrari, con Charles Leclerc costretto al ritiro per un contatto con Oscar Piastri.

Gp d’Olanda folle, pieno di colpi di scena, e con continui cambi di condizioni meteo. Proprio la pioggia che ha iniziato a cadere a pochi secondi dalla partenza, ha reso più difficile del previsto la vittoria di Max Verstappen. Però l’olandese dimostrando la solita freddezza e classe, è riuscito ad imporsi agganciando davanti ai suoi tifosi a quota nove vittorie consecutive Sebastian Vettel. Mvp di giornata, uno straordinario Fernando Alonso alla miglior gara insieme all’Aston Martin da Montreal, che ha provato nel finale a mettere pressione a Verstappen. Sul gradino più basso del podio Pierre Gasly, che ha sfruttato la penalità di un Sergio Perez, protagonista di un’altra prestazione negativa. Alle loro spalle Carlos Sainz, che ha salvato la Ferrari, la quale insieme a Charles Leclerc anche in gara sono andati in confusione. Proprio su Leclerc e la Ferrari va aperto un capitolo a parte. Se il monegasco non è responsabile per il leggero contatto con Oscar Piastri che l’ha messo ko, lo è per essere rientrato  quando i meccanici non erano pronti e non hanno potuto cambiargli nemmeno l’ala. Questo denota una mancanza di lucidità, insieme a non voler accettare come in qualifica, i limiti attuali della Ferrari.

Tornando al Gp d’Olanda, Verstappen ancora una volta è stato il più forte in ogni condizione. Nel primo stint è rientrato in pista con un gap di tredici secondi da Perez, riuscendo ben presto a ridurlo, e non solo per la scelta della Red Bull di richiamarlo ai box prima del compagno di squadra. Verstappen nel primo stint ha girato un secondo e quattro più veloce di Perez, ed è stato bravo quando la gara è stata fermata, e il suo vantaggio è stato annullato, a non scomporsi e resistere ad Alonso. Perez invece è stato più lento anche del pilota dell’Aston Martin e Gasly, e ha girato sugli stessi tempi di Sainz. Invece hanno pagato le pessime strategie di Mercedes e McLaren, Hamilton, Russell prima di essere costretto al ritiro, ma soprattutto Norris, che sul bagnato è stato il secondo più rapido in pista.

Sull’asciutto ovviamente la Red Bull ha ribadito di essere la vettura più forte, con Perez che è riuscito a tenere lo stesso ritmo di Verstappen. Invece i tempi di Alonso confermano quanto visto in tutto il fine settimana. Oltre che per il suo talento, il suo secondo posto è frutto di un’Aston Martin, che sembrava come la Ferrari l’anno scorso, aver perso la strada con gli aggiornamenti portati a Montreal. Invece a Zandvoort l’AMR23, è tornata quella vettura equilibrata e veloce vista ad inizio stagione .Ferrari sufficiente come sul bagnato. Seppur non veloce quanto Aston Martin e Alpine per andare sul podio, ci si aspettava di peggio. Infatti Sainz salito al terzo posto, non ha potuto far nulla per contrastare Alonso e Gasly, ma è riuscito a tenere nel finale dietro Hamilton e Norris, che Venerdì avevano un passo migliore del suo.

Proprio questo è l’unico aspetto positivo del Gp d’Olanda della Ferrari, che in attesa, con i prossimi aggiornamenti di migliorare nei circuiti ad alto carico aerodinamico,  spera di ritrovare nel prossimo week end la SF-23 vista a Spa. Infatti a Monza come sulla pista belga contano efficienza e potenza del motore, ma servirà soprattutto la perfezione che anche a Zandvoort sono mancati, e ritrovare il vero Leclerc.

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