Max Verstappen nelle qualifiche del Gp d’Olanda, con un grande giro ha battuto Lando Norris, mentre la Ferrari conferma i suoi limiti nei circuiti ad alto carico aerodinamico.

Pronostici rispettati nelle qualifiche del Gp d’Olanda, che hanno visto imporsi Max Verstappen. L’olandese dopo un primo tentativo, che l’avevano visto cogliere soltanto il terzo tempo, con una magia ha fatto esplodere la marea orange sulle tribune. Verstappen ha battuto Lando Norris, non perfetto nel secondo time attack, che ha preceduto George Russell, il quale ha vinto nettamente il duello con Lewis Hamilton eliminato in Q2. Il lavoro della notte non è servito alla Ferrari per migliorare una SF-23 imbizzarrita, che ha costretto Carlos Sainz ad accontentarsi della sesta posizione, e Charles Leclerc andato a muro, della nona casella. Oltre alle Rosse ed Hamilton delusioni di giornata, anche Sergio Perez soltanto settimo, che ha accusato un distacco di un secondo e tre dal compagno di squadra, così come Oscar Piastri ottavo. Vediamo dai grafici dove Verstappen ha conquistato la terza partenza dal palo consecutiva nel Gp d’Olanda, e i motivi delle difficoltà della Ferrari.

Nel primo settore Norris sembra poter lottare per la pole con Verstappen. La McLaren conferma tutti i suoi miglioramenti dal punto di vista aerodinamico nel T1, con Norris che è superiore Verstappen nelle curve 1,2 e 3, che gli permette di essere più veloce di 47 millesimi. Nessuno riesce ad avvicinarli, con Russell, Alonso e Sainz che prendono un distacco di quattro decimi. La SF-23 nonostante il cambio di set-up sia stata come Venerdì inguidabile, almeno è riuscita ad annullare il gap da Mercedes e Aston Martin.

Verstappen ipoteca la pole nella parte centrale, in un settore nel quale la McLaren aveva fatto la differenza in tutto il week end. Questo perchè Norris non è perfetto con alcune correzioni in particolare in curva 10 e 11, ma anche perchè la MCL60 nonostante gli aggiornamenti, ancora fatica nelle curve lente, punto di forza della RB19. Come era già successo nelle FP2, fra Verstappen e Norris, s’inserisce sempre una Mercedes questa volta quella di Russell, con una W14 che ribadisce i progressi da Monaco in poi nel guidato. Invece la Ferrari ribadisce i suoi limiti dal punto di vista aerodinamico, con Sainz che accusa mezzo secondo da Verstappen. Però il secondo settore dello spagnolo lascia rammarichi per l’errore di Leclerc, che con una pista peggiore aveva fatto lo stesso intermedio del compagno di squadra.

Nel T3 Verstappen dimostra ancora una volta che la RB19 è una macchina perfetta. Verstappen rifila altri due decimi a Norris, grazie sia alla solita forza della Red Bull sul dritto, che invece è l’altro debole della McLaren che ha come al solito una delle velocità di punta più basse. Invece Russell prende due decimi e mezzo come Sainz. Meglio di loro fa Alonso con un’Aston Martin in crescita nel giro secco, rispetto alle ultime qualifiche.

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