La FIA ha ratificato il set di norme sulle Power Unit che entrerà in vigore nel 2026 e si incentrerà sui carburanti sostenibili.

Dopo mesi di rinvii e trattative estenuanti, finalmente la F1, la FIA e i grandi costruttori hanno trovato l’accordo sul set di norme che caratterizzerà la prossima generazione di Power Unit. Nella serata di ieri la Federazione ha infatti confermato che i regolamenti del 2026 sono stati approvati dal Motor Sport World Council, per la grande soddisfazione del Presidente Mohammed Ben Sulayem: “La FIA prosegue il suo impegno in termini di innovazione e sostenibilità in tutte le categorie del motorsport, e i regolamenti delle Power Unit di F1 del 2026 sono il miglior esempio di questa missione. […] Desidero ringraziare il management e lo staff tecnico della FIA per la loro diligenza e il loro impegno nel cooperare con la F1 e le parti interessate per realizzare questi regolamenti. Voglio ringraziare anche i membri del World Motor Sport Council per aver valutato ed approvato queste norme”.

I futuri regolamenti presentano allo stesso tempo elementi di rottura e di continuità con quelli attuali. Il fulcro dei nuovi regolamenti è l’introduzione di carburanti al 100% sostenibili: ogni componente della miscela dovrà provenire da scarti biologici non alimentari, rifiuti urbani o attraverso la cattura dell’anidride carbonica direttamente dall’atmosfera. Aumenterà così l’importanza e il coinvolgimento dei fornitori di carburante, che potranno sviluppare in F1 le proprie tecnologie con la prospettiva di ricavare conoscenze importanti da sfruttare fuori dai circuiti. Infine, il flusso di benzina verso il motore sarà limitato in termini di energia, non più di massa, e diminuirà sensibilmente (l’obiettivo è raggiungere 70kg/h contro i 100kg/h attuali).

L’architettura del propulsore rimarrà la stessa, ossia un V6 turbo ibrido da 1.6L, e sarà mantenuto il limite di 15.000 giri per minuto. Diminuirà tuttavia il contributo del motore a combustione interna (da 634 a circa 400kW), mentre aumenterà quello della parte elettrica (da 119 a 350kW) con l’obiettivo di sprigionare oltre mille cavalli. A causa dell’incremento della potenza e della capacità di recupero di energia, anche le dimensioni dell’MGU-K aumenteranno notevolmente. Inoltre, per incrementare la sicurezza, essa sarà racchiusa all’interno del telaio e posizionata vicino alla batteria e alla centralina. Dal 2026 saranno anche messe in atto numerose misure di semplificazione e riduzione dei costi: aumenterà la standardizzazione della parte inferiore dell’ICE, mentre ci sarà più libertà di sviluppo per quanto concerne la parte superiore, in particolare l’area della combustione del carburante; come atteso, sarà eliminata la complessa e costosa MGU-H; sarà limitato l’utilizzo di materiali esotici; saranno meglio definiti dei limiti di dimensioni per componenti della Power Unit; il posizionamento dei vari componenti sarà più restrittivo.

Ferrari F1 Power unit

Insieme ai dettagli tecnici, la FIA ha delineato anche i Regolamenti Sportivi delle future Power Unit: nel 2026, si potranno utilizzare quattro ICE, Turbo e impianti di scarico e tre batterie e MGU-K. A partire dal 2027, tuttavia, si potrà usare un’unità in meno di ciascun componente nell’arco dell’intera stagione. Per controllare i costi, inoltre, la FIA ha imposto un limite alle ore di test e sviluppo che i costruttori possono sfruttare per le Power Unit del 2026: dal 2023 al 2025 si potranno condurre 5400 ore totali di test per l’ICE e 3400 per l’ERS; nel 2026 i team avranno a disposizione 700 ore per l’ICE e 500 per l’ERS; dal 2027 in poi si potranno sfruttare 400 ore all’anno per entrambi.

Una grande novità del nuovo set di norme è tuttavia l’introduzione dei Regolamenti Finanziari e di un budget cap anche per lo sviluppo dei propulsori. Il tetto di spesa entrerà in vigore già nel 2023 e sarà posto a 95 milioni di Dollari per il periodo 2023-2025, mentre aumenterà a 130 milioni di Dollari dal 2026 in poi. Dal conteggio finale sono esclusi numerosi fattori come le attività di marketing, i costi legati alla sicurezza e la produzione e la manutenzione delle Power Unit destinate ai team clienti. Le punizioni in caso di violazione del budget cap possono consistere in multe o penalità lievi se il limite è stato oltrepassato di meno del 5%, mentre un’infrazione superiore al 5% risulterebbe in penalità ben più severe, come la sottrazione di punti da entrambe le classifiche. Per consultare il documento della Federazione, clicca qui.

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto