Max Verstappen fa dieci vittorie consecutive a Monza e Pérez chiude la doppietta Red Bull. Terzo Sainz dopo un gran duello con Leclerc.

Max Verstappen continua a scrivere la storia della F1 con la decima vittoria consecutiva, arrivata in una gara controllata magistralmente dal quindicesimo giro in poi. L’olandese ha atteso pazientemente dietro alla Ferrari di Carlos Sainz nel primo stint, per poi approfittare di un piccolo errore dello spagnolo ed effettuare il sorpasso decisivo. Il pilota di Maranello ha poi perso la seconda posizione sul podio nel finale, quando la superiorità della Red Bull nella gestione delle gomme è emersa e Sergio Pérez ha completato il sorpasso. Nei cinque giri finali, poi, Sainz e Leclerc hanno dato vita ad un duello all’ultimo sangue per l’ultima posizione sul podio, con anche qualche brivido tra contatti sfiorati e manovre azzardate.

Quarto Leclerc, protagonista di una gara all’attacco ma autore di qualche errore nel momento del sorpasso sul compagno di squadra. Quinta e sesta le due Mercedes, entrambe penalizzate per delle situazioni di corpo a corpo in cui i due piloti hanno commesso infrazioni su Ocon (ritirato alla fine) e Piastri, la cui ala anteriore è stata danneggiata da Hamilton nel contatto. Settimo il solito Albon, autore dell’ormai classica gara difensiva con la sua Williams. Ottavo Norris davanti ad Alonso e Bottas, a sorpresa a punti. Undicesimo un ottimo Lawson, seguito da Piastri e Sargeant. Zhou, Galsy, Stroll e le due Haas chiudono il gruppo dei piloti giunti alla bandiera a scacchi, mentre si sono ritirati Ocon e Tsunoda, che nemmeno è partito per un problema alla Power Unit.

La cronaca della gara

Nei giri di allineamento in griglia Zhou segnala un problema alla frizione della sua C43, che anche al venerdì aveva creato lo stesso problema ai due piloti dell’Alfa Romeo. I meccanici del team svizzero riescono tuttavia a risolvere il guaio tecnico. Al via tutti optano per le medie tranne Hamilton, Bottas e Magnussen, che scelgono le hard. Il primo colpo di scena arriva durante il giro di formazione, quando la Power Unit sulla vettura di Tsunoda subisce una rottura e il giapponese è costretto a parcheggiare la vettura pochi metri prima della Parabolica. In quella zona non c’è però modo di recuperare la vettura in fretta, quindi, dopo un secondo giro di formazione, la procedura di partenza viene interrotta e i meccanici tornano sulla griglia per montare le termocoperte sugli pneumatici.

Alle 15:20 la corsa, la cui durata viene ridotta a 51 giri, prende di nuovo il via con un terzo giro di formazione. Allo spegnimento delle luci le prime posizioni restano invariate, nonostante un attacco aggressivo di Russell nei confronti di Leclerc. Nei primi dieci solo Piastri guadagna una posizione su Albon e Norris fa altrettanto su Hamilton, ma il thailandese si riprende la sesta piazza con una grande staccata all’esterno della Variante della Roggia al secondo giro. I primi tre iniziano a fuggire, con Verstappen molto minaccioso alle spalle di Sainz e Leclerc che resta a meno di un secondo dall’olandese. Al sesto giro il campione del mondo si fa vedere all’esterno della prima staccata, ma lo spagnolo si difende in maniera molto aggressiva e lo obbliga ad alzare il piede.

La Red Bull è chiaramente più veloce della Ferrari, ma Sainz riesce a difendersi molto bene grazie alla grande velocità sul rettilineo della Rossa in assetto Monza. Il ritmo dei primi tre non è particolarmente veloce, tanto che anche Russell e Pérez riescono a mantenere il ritmo e restare a circa 1.5″ dai primi tre. I due si staccano tuttavia quando iniziano a darsi battaglia all’ottavo giro, ma il britannico è bravo a difendersi. Il messicano ci prova con più convinzione tre tornate dopo, ma il pilota della Mercedes resta davanti grazie ad una staccata poderosa in Curva 1. Proprio in quel momento arriva il primo pit stop della gara per Gasly, che monta le dure dopo una sosta assai lunga.

Al giro 14 la battaglia tra Pérez e Russell continua: il messicano sorpassa il britannico in Curva 1, ma finisce lungo alla staccata ed è costretto a tagliare, così come il pilota della Mercedes, la Prima Variante. Il pilota della Red Bull restituisce la posizione in Curva Grande, ma se la riprende con una bella manovra due giri dopo. Nel frattempo, cambia anche il leader della corsa: la pressione di Verstappen su Sainz dà i suoi frutti quando lo spagnolo effettua un bloccaggio in Curva 1, compromettendo la sua uscita dalla Prima Variante, viene affiancato dall’olandese e sorpassato all’interno della Variante della Roggia. Nelle cinque tornate successive Verstappen guadagna un secondo al giro sulle due Ferrari e Pérez si accoda alle due Rosse, a conferma della superiorità della Red Bull sul passo gara.

Alla diciannovesima tornata si fermano per la sosta Sainz e Russell, che rientrano nel traffico, seguiti al giro successivo da Verstappen e Leclerc. Le due Ferrari rientrano pericolosamente vicine dopo la sosta, con il monegasco che tenta un attacco senza successo all’esterno della Variante della Roggia. Dopo il pit stop, Pérez rientra appena dietro alle vetture di Maranello e i tre restano attaccati per tutta la gara. Anche le due McLaren rientrano in pista appaiate e arrivano addirittura al contatto: l’australiano esce dai box e finisce lungo alla prima staccata, toccano con l’anteriore sinistra la posteriore destra del compagno di squadra, senza causare danni. Nel frattempo, a Russell viene assegnata una penalità di 5″ sul tempo di gara per aver sorpassato Ocon tagliando la prima chicane.

Dopo essere stato raggiunto e superato dai primi quattro, Hamilton si ferma ai box per effettuare gli ultimi 23 giri su gomma media. Davanti a lui, le due McLaren iniziano a mettere pressione alla Williams di Albon, che si difende molto duramente su Norris. Al giro 31 Leclerc perde il DRS da Sainz e Pérez lo attacca alla Roggia, difendendosi con una manovra simile a quella su Hamilton nel 2019. Pochi secondi dopo, però, la Red Bull divora la Ferrari sul rettifilo principale e si mette a caccia di Sainz, mentre Verstappen ormai è lontanissimo. La lunga rimonta del messicano si completa al giro 40, quando entra in zona DRS ed inizia ad attaccare lo spagnolo, che ad ogni rettilineo riesce tuttavia a difendersi. Nelle retrovie, Hamilton e Piastri entrano in collisione in un tentativo di sorpasso del britannico alla Roggia, e l’ala anteriore dell’australiano è danneggiata. Il britannico viene penalizzato di 5″.

Al giro 43 Pérez cerca di attaccare Sainz all’esterno di Curva 1, ma finisce lungo, e la stessa dinamica si ripete anche due tornate dopo, quando il messicano deve restituire la posizione. A cinque giri dal termine, la resistenza della Ferrari termina quando Pérez supera il numero 55 sul rettifilo principale. Negli ultimi cinque giri, i protagonisti assoluti sono Sainz e Leclerc, che duellano molto duramente per la posizione sul podio: il primo attacco di Leclerc fallisce dopo un bloccaggio del monegasco in Curva 1, che permette a Sainz di contrattaccare alla Variante della Roggia. Il sorpasso dello spagnolo non è senza brividi, dato che entrambi finiscono lunghi e arrivano al contatto tra l’ala anteriore di Leclerc e la posteriore destra di Sainz. I tentativi disperati del monegasco si chiudono all’ultimo giro, quando prova una staccata veramente esagerata ed è costretto ad andare lungo. Verstappen vince il Gran Premio d’Italia davanti a Pérez e Sainz.

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