La casa inglese produce vetture meccanicamente eccelse ed è entrata di diritto nei top dei costruttori di supercar.

Diciamoci la verità quando si tratta parlare di supercar i primi nomi che ci vengono in mente sono: Ferrari, Lamborghini e Porsche, al limite la Pagani, ma la McLaren auto ci viene in mente sempre dopo, addirittura qualcuno se ne dimentica o al limite la associa solo alla scuderia che corre in F1 ma non per mancanza di prestazioni e tecnologie, anzi sotto questo aspetto non è inferiore alle altre, probabilmente perché non ha ancora tutto questo “appeal” tra i non addetti ai lavori.

Eppure dietro di se la McLaren ha una bella storia racing da raccontare, fu infatti la prima scuderia di F1 negli anni ’80 ad adottare per le proprie monoposto un telaio in fibra di carbonio, ed anche come palmares tra titoli costruttori e piloti è seconda probabilmente solo alla Ferrari. Per quanto riguarda invece le vetture stradali ha una storia abbastanza recente, infatti il primo modello fu l’iconica McLaren F1 degli anni ’90, per poi passare all’inizio del nuovo millennio con il sodalizio con la Mercedes dove tra la collaborazione tra i due costruttori uscì fuori la SLR  McLaren, ma dopo solo quest’unico modello, “il matrimonio” anglo-tedesco si interruppe, lasciando la casa di Woking “libera” di esprimersi al meglio.

Strano a dirsi ma questo “divorzio” ha fatto bene alle due case, infatti se Mercedes dopo la rottura ha cominciato a tirar fuori delle gran belle GT, in casa McLaren i tecnici, e gli ingegneri hanno avuto “carta bianca” per le loro supercar, il primo frutto di questa rinascita McLaren fu nel 2011 dove a sorpresa di tutti gli altri costruttori la McLaren ritornò in campo con la sua nuova arma ovvero la MP4 12c, dove le prime due lettere stavano ad indicare Marlboro Project 4, 12c è il loro codice interno.

Da lì in poi la casa britannica si è differenziata rispetto alle sue dirette concorrenti  per aver utilizzato fin dal 2011 la fibra di carbonio, per i telai delle sue supercar, ma purtroppo rimaneva un dettaglio non da poco, ossia il cuore pulsante di ogni supercar il motore! La McLaren risolse questo problema affidandosi tutt’ora allo specialista inglese dei motori Ricardo sempre però con specifiche fatte apposta dai tecnici della casa inglese.Come appena la “neonata” in casa McLaren si buttò nella mischia fece vedere a tutti gli altri costruttori di cosa era capace, non solo come prestazioni, ma soprattutto a livello di telaio e sospensioni con una tenuta laterale elevatissima che ti faceva “rimappare” il tuo cervello per quanto riguarda la tenuta laterale in curva affrontando queste ultime ad una velocità mai viste fino ad ora per delle auto omologate per un utilizzo stradale!

Dopo della MP4-12c la casa di Woking non si adagiò sugli allori ma sfornò tanti altri modelli sempre più prestazionali, con prodotti di altissima qualità, ed appunto meccanicamente eccelse, come ad esempio: la 570s, la 650s, la 720s fino ad arrivare alla più estrema di tutte ovvero la Senna in onore del compianto e mai dimenticato campione brasiliano con il quale ha vinto i suoi 3 titoli mondiali proprio con la scuderia inglese.

Insomma la McLaren auto si è buttata prepotentemente nell’arena delle supercar, non come semplice partecipante ma con lo scopo di competere ad armi pari se non addirittura migliori rispetto alle sue blasonate antagoniste tagliandosi una bella schiera di estimatori.

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