Un personaggio illustre fuori dagli schemi che ha avuto il coraggio di sfidare Enzo Ferrari.

Può un diverbio far nascere una bellissima fabbrica di supercar? E’ esattamente quello che è successo a Ferruccio Lamborghini imprenditore che produceva trattori, ma allo stesso tempo appassionato di auto, ma insoddisfatto delle supercar dell’epoca, già perchè non si limitava soltanto a comprarle ma gli piaceva usarle “fino in fondo” sfidandosi con gli amici a chi “arrivava prima”.

 

Dopo l’ennesima rottura della frizione Ferruccio Lamborghini andò da Ferrari dicendogli che le frizioni che usavano non erano in grado di sostenere la coppia dei motori e Ferrari rispose “tu non sai guidare le mie macchine al massimo guidati i tuoi trattori“.

Questo provocò l’ira di Ferruccio Lamborghini che decise di costruirsele da solo le proprie supercar, così nacque la automobili Lamborghini! Anche dal punto di vista dello stemma adottò una soluzione per contrastare il famoso cavallino rampante, infatti adottò come simbolo un toro sia perchè Ferruccio nacque sotto questo segno e sia perchè il toro è sinonimo di potenza aggressività e coraggio, caratteristiche che possiamo ritrovare ieri come oggi sulle vetture che portano il suo nome. E di modelli illustri ne sono usciti dalla fabbrica di Sant’Agata Bolognese, dalla Miura, alla Countach, Diablo, Murcielago sino alla Aventador tutti nomi presi in prestito da razze di tori.

Per Ferruccio però non c’erano soltanto le prestazioni come punto cardine delle sue vetture, ma oltre a quelle ci dovevano essere belle linee in poche parole l’auto doveva essere anche bella!

Infatti lui stesso affermò che “fare auto belle non basta se quest’ultime non hanno un anima… la bellezza passa ma l’animo lo spirito di una vettura no“, parole sante! Già perchè oggi tante auto hanno prestazioni esagerate ma il punto secondo me è questo oltre ad i freddi numeri ti trasmettono qualcosa? E purtroppo auto con queste caratteristiche sono sempre più rare.

Per fortuna che i vertici Lamborghini hanno dichiarato che per le loro supercar a 10 e 12 cilindri, continueranno a farle con motori aspirati ( sia lodato il signore) questo perchè in un sondaggio i loro clienti hanno espresso il volere di continuare a comprare, amare e soprattutto “ascoltare” i motori aspirati. Questo secondo me è un grandissimo rispetto di una casa madre verso i propri clienti.

Poi c’è il discorso Urus (ma è un altra cosa) che serve a dare una maggiore tranquillità economica al marchio, poi ben vengano questi ricavi se reinvestiti in ricerca e sviluppo per fare auto sempre migliori e tecnologicamente avanzate, come la Sian. La prova evidente è la stretta collaborazione con la Boeing per lo sviluppo ed industrializzazione della fibra di carbonio dove la Lamborghini è sempre stata molto avanti sotto questo punto di vista.

Insomma Ferruccio ne ha avuto di coraggio all’epoca per sfidare marchi già affermati nel campo automobilistico uno su tutti Ferrari, ha sfidato Enzo Ferrari nel suo campo facendo nascere un dualismo tutto italiano che ci invidiano in tutto il mondo! Anche se va detto che era pur vero che si davano “battaglia” a chi faceva le supercar più belle e veloci, ma è anche vero che nella vita reale si rispettavano e stimavano moltissimo.

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