Intervistato dalla Bild, Alonso ha dato la sua risposta all’infinito dibattito su chi sia il miglior pilota tra Michael Schumacher e Lewis Hamilton e ha paragonato la propria esperienza in Ferrari a quella di Sebastian Vettel.

La stagione 2020 di F1 si avvia verso la sua fase conclusiva in questi mesi autunnali, prima di spalancare le porte al 2021 e al ritorno nel circus, dopo due anni, di Fernando Alonso. Lo spagnolo sarà certamente una delle più grandi fonti d’interesse della prossima stagione, nella quale correrà con l’attuale Renault, che sarà rinominata Alpine. In attesa del ritorno a tempo pieno nel circus, il bicampione del mondo si è cimentato in una visita alla fabbrica del team ad Enstone e in numerose interviste.

GP ITALIA – 06/09/2014
© FOTO STUDIO COLOMBO X FERRARI

In una di queste, Alonso ha rivelato chi, secondo lui, esce vincitore dal duello tra leggende che vede protagonisti Michael Schumacher e Lewis Hamilton: “Difficile dire chi sia più duro da battere” -ha detto lo spagnolo alla Bild– “Loro hanno corso in epoche differenti e con macchine molto diverse in termini di performance. Tuttavia, ricordo che Michael, come pilota, fosse molto difficile da battere. Aveva sempre qualcosa in più. Lewis è molto bravo ed è il migliore della sua generazione, ma non ha vinto il mondiale quando in McLaren ebbe come compagno di squadra Jenson Button e, nel 2016, ha perso il titolo contro il compagno di squadra Nico Rosberg. A Michael questo non è mai successo. Lui ha vinto sempre: perciò per me è un gradino sopra ad Hamilton“.

michael schumacher

L’asturiano ha anche parlato di un altro pluricampione del mondo e suo grande rivale, Sebastian Vettel. Alonso ha infatti voluto paragonare la sua parentesi senza titoli mondiali in Ferrari con quella del tedesco: “Anche se non sono riuscito a vincere il mondiale con la Ferrari, per me quella è stata un’esperienza fantastica. Credo che anche Sebastian avrà dei bei ricordi, sebbene non sia diventato campione del mondo. Quando arrivi in Ferrari ci sono sempre grandi aspettative: è il team più storico del circus. Guidare per la Ferrari è speciale. Quando firmi con la Rossa ti aspetti di poter vincere il mondiale. Probabilmente Vettel, dopo quattro titoli, pensava di poterne aggiungere un altro in Ferrari. Però a volte nel momento giusto la fortuna viene a mancare, e le occasioni si perdono. Credo che ad entrambi, nel momento perfetto, siano mancate la macchina giusta e le capacità tecniche. Questo è il motivo per cui non mi sono concentrato solo sulla F1 nella mia carriera, ma ho guidato nella 24 ore di Le Mans e ho cercato di vincere ogni competizione che può essere vinta”.

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