La Mercedes è contraria alla proposta emersa nelle ultime ore, di far disputare la sprint race al posto delle qualifiche durante il secondo Gp d’Austria.

La sprint race crea una nuova spaccatura nel circus. La Mercedes si è opposta all’idea di sostituire le prove ufficiali del 11 Luglio al Red Bull Ring, con una gara a griglia invertita.

Formula 1 2020Sembra fallire nuovamente il tentativo di Fia e Liberty di rilanciare la sprint race. Infatti già durante le discussioni del nuovo patto della Concordia, Jean Todt e Ross Brawn, cercarono di convincere i team a sperimentare la gara breve che da alcuni anni si disputa in Formula 2.

Gli americani fin da quando tre anni fa subentrarono a Bernie Ecclestone misero al primo posto l’aumento dello spettacolo e dare la possibilità a più squadre di lottare per vittoria e podio.

Quest’obiettivo si scontra con la paura di alcuni team di tradire il Dna della Formula 1. Se sul budget cap Fia e Liberty hanno dovuto impiegare molti mesi prima di convincere la Ferrari, questa volta a mettersi di traverso è stata la Mercedes.

Infatti Mattia Binotto si sarebbe dichiarato favorevole alla sprint race, mentre Toto Wolff ha già fatto trapelare che è pronto ad esercitare il diritto di veto durante la votazione in programma questa settimana, ed anche altri team principal sarebbero perplessi.

La Mercedes è pronta a votare contro la sprint race per due ragioni. I test hanno dimostrato che la W11 sarà la macchina da battere anche nel 2020, e quindi accettare la gara a posizioni invertite, significa che Hamilton e Bottas dovranno partire quasi sempre dalle ultime file.

La seconda motivazione, va rintracciata nell’accordo ancora da trovare con Liberty sul patto della concordia. Con questa mossa il duo Kallenius-Wolff, hanno voluto far capire a Chase Carey, che la Mercedes non firmerà se non avrà una quota di ricavi uguale, o quanto più vicina possibile a quella della Ferrari.

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