Sainz Ferrari – Il pilota polacco ha parlato di Formula 1, dei colleghi e della sua storia personale in un’intervista al Corriere della Sera.

Tra gli avvenimenti recenti della Formula 1, il ritorno di Robert Kubica nel 2019 ha rappresentato certamente uno dei momenti più emozionanti. Il suo matrimonio con Williams non è stato tra i più felici a causa della scarsa competitività della FW42, che ha Robert a separarsi dal team inglese a fine stagione per diventare terzo pilota di Alfa Romeo e pilota BMW nel DTM. Sainz Ferrari

Di questo e di molto altro ha discusso Kubica in un’intervista con Giorgio Terruzzi sul Corriere della Sera: “Ho ricominciato ad allenarmi all’aperto, a pedalare. Se riprenderemo a correre in luglio, per me arriveranno mesi ad altissima intensità. Terzo pilota Alfa Sauber in Formula 1 e le gare del campionato DTM con BMW”.

Kubica Alfa Romeo

Il pilota polacco ha parlato della sua seconda esperienza in Formula 1 ad 8 anni di distanza dal grave incidente nel rally di Andora: “Il 2019 è stato un mix di sensazioni forti, tornavo a correre in F1 dopo molto tempo, un traguardo tagliato se penso ai miei limiti fisici dopo l’incidente del 2011. Però, partire dall’ultima fila, per un agonista, significa una penitenza”. “Otto anni di assenza sono tanti. Molti piloti, molti giornalisti non mi conoscevano nemmeno e anche chi gestisce il Motorsport non lo fa da una vita. Se ci fosse stato Ecclestone forse le cose avrebbero preso una piega diversa. Lui ama questo mondo e la passione è agganciata alla memoria”.

Kubica prosegue parlando della sua nuova avventura in Alfa Romeo, dove condivide il box con Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi: “Ho ritrovato una vera macchina da corsa, il piacere puro della guida, l’entusiasmo che hai quando sei giovane e cominci l’avventura”. “Raikkonen lo conosco da anni, ha esperienza e ama ancora correre. Con Antonio ci siamo parlati molto. Credo soffra questa sosta perché ha il forte desiderio di dimostrare quanto vale. Lo farà di certo, spero presto”.

Il 2021 vedrà Carlos Sainz al posto di Vettel alla guida della Ferrari, uno scenario che per Kubica ha sia lati positivi che lati negativi: “Ingaggiare Sainz può essere considerata una scelta coraggiosa ma è un pilota che non ha mai corso nelle posizioni di testa, il che genera qualche difficoltà quando ti trovi a lottare per una vittoria: Bottas o Ricciardo avrebbero offerto qualche rassicurazione in più. Sempre così: pro e contro”.

Per quanto riguarda le nuove stelle del circus, Max Verstappen e Charles Leclerc, il polacco ha invece le idee molto chiare: “Penso che Max sia molto intelligente, pronto per vincere un Mondiale, altro che irruenza e foga. Resta da osservare come si comporterà lottando per un titolo, ma su Verstappen campione del mondo scommetterei subito. Leclerc avrebbe potuto vincere alla sua seconda gara in Ferrari, in Bahrein. Chi è rimasto sorpreso dalle sue prestazioni significa che di piloti capisce poco. Normale che uno come Charles abbia creato problemi a Vettel”.

Su Lewis Hamilton, vecchio rivale di Kubica ai tempi dei kart, il polacco si è espresso rimarcando sia il valore della Mercedes sia quello del 6 volte campione del mondo: “Ha avuto in questi anni una super Mercedes ma ha fatto la differenza perché quando non puoi fare corsa di testa serve arrivare secondo e lui ha imparato anche questo. Nel 2018 la Ferrari era fortissima: ha saputo batterla. Certo, se fosse rimasto alla McLaren, non ne parleremmo oggi in questi termini. Parleremmo di un altro campione. La macchina ha un peso enorme nel destino di chi guida. Alonso era un’iradiddio, gli ho visto fare cose strepitose. Eppure non è riuscito a vincere quanto avrebbe voluto e meritato”.

Kubica conclude l’intervista con una riflessione sulla Ferrari del futuro: “Rincorrere è complicato. Devi prendere dei rischi e se rischi puoi inciampare. Ha perso più di un campionato per pochissimi punti e forse il cambio di regole spostato al 2022 può aiutarla”. Il pilota polacco confida infine un segreto personale legato al suo mancato passaggio in Ferrari dopo il grave incidente, uno dei più grandi rimpianti della carriera di Kubica: “Dico una cosa che non ho mai detto a nessuno: a me piacciono le automobili stradali di colore rosso. Non ne ho mai comprata una; se non la vedo mi sento meglio”.

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