Ecco i segreti della vittoria di Carlos Sainz e della Ferrari nel Gp di Singapore di F1, e della trasformazione della SF-23 da macchina nata male, a vincente a Marina Bay.

Sainz FErrari F1

Nel capolavoro di Carlos Sainz nel Gp di Singapore di F1, è stato dato molto risalto alla sua intelligenza tattica, e meno alla parte tecnica. Infatti fino alla prima parte di stagione, lo score in qualifica era di 4-8 a favore di Charles Leclerc, e se in gara lo spagnolo era stato sullo stesso livello, però non era salito sul podio a Baku, Red Bull Ring e Spa, come aveva fatto il compagno di squadra.

La SF-23 nonostante il cambio di concetto da Barcellona, se era migliorata nei circuiti cittadini o veloci, continuava ad essere imprevedibile, incostante, e a soffrire sui circuiti ad alto carico aerodinamico. In particolare il problema principale della macchina era il downforce, nervosismo al retrotreno, e gestione gomme, a causa del surriscaldamento dei pneumatici posteriori.

I tecnici della Ferrari furono subito accusati di aver progettato la vettura  secondo lo stile di guida di Sainz, invece dai test del Bahrain non avevano ascoltato le sue indicazioni. Il problema principale è che erano consapevoli di poter mettere in difficoltà Leclerc, se ascoltavano lo spagnolo, ed hanno cercato un compromesso. Però la SF-23 continuava ad essere imprevedibile nelle piste dove contava il carico e dopo la debacle in Ungheria, a Maranello hanno deciso di ascoltarlo.

Come ha dichiarato Sainz dopo la vittoria di Domenica, nella pausa estiva con i suoi ingegneri ha lavorato per rendere più prevedibile la SF-23. A Zandvoort quella che sembrava l’ennesima dimostrazione dei limiti della SF-23, per la prima volta nelle FP1 si provò l’assetto sottosterzante tanto voluto da Sainz. In gara i tecnici Ferrari capirono che quella era la strada giusta, come ulteriormente verificato nei Test Pirelli.

La conferma arrivò nel Gp d’Italia. Sainz con quel set-up partì subito forte, con Leclerc che dalle FP3 è stato costretto a copiare il suo assetto.  Sabato Sainz conquistava la pole, e vince il duello per il podio con Leclerc, e la Ferrari al traguardo subì il minor distacco della stagione dalla Red Bull. Questo si pensava dipendesse dalle caratteristiche di Monza, e da una SF-23 che nei circuiti veloci era sempre stata seconda forza.

Invece a Singapore è arrivata una grande sorpresa, su una pista dove alla vigilia, tutti pensavano che la Ferrari si dovesse difendere. Sainz di nuovo si è imposto in qualifica, per poi completare l’opera Domenica riportando alla vittoria la Ferrari in F1 dopo 634 giorni. Vedremo nelle prossime piste dove ci saranno molte curve di media velocità, altro punto debole della SF-23, se con questo nuovo set-up sarà ancora competitiva.

 

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