Frédéric Vasseur si è proiettato sul weekend del GP del Giappone, dove la Ferrari introdurrà l’ultimo aggiornamento importante del 2023.

Dopo quattordici successi consecutivi nel 2023, la Red Bull è stata finalmente battuta a Singapore, dove la vittoria è andata alla Ferrari. Il trionfo di Carlos Sainz a Marina Bay non cambia granché il bilancio della stagione, ma rappresenta senza dubbio una grande fonte di ottimismo ed energia per chiudere al meglio il campionato e lavorare ad un progetto 2024 vincente. A Singapore è stato premiato il lavoro di Frédéric Vasseur e di tutto il team di Maranello dopo le difficilissime gare iniziali, ma la testa della Scuderia è già proiettata al GP del Giappone, evento sulla carta più ostico viste le caratteristiche della SF-23. Questo weekend sarà molto importante per la Rossa, che proprio a Suzuka introdurrà un upgrade mirato a migliorare la prevedibilità e la costanza della monoposto e ad aprire opzioni per lo sviluppo della vettura del 2024.

ferrrari F1 SF23

Queste le parole di Vasseur nella preview dell’evento di Suzuka: “Abbiamo messo subito in archivio Singapore per concentrarci sul Gran Premio del Giappone, una delle corse più affascinanti della stagione per squadre e piloti. Si gareggia a Suzuka, un circuito completamente diverso da quelli di Monza e Marina Bay, sul quale avremo modo di verificare la competitività della SF-23 anche sui curvoni veloci con un set-up aerodinamico a carico medio-basso. Affronteremo il fine settimana con lo stesso approccio adottato nelle ultime gare, che ci ha permesso di migliorare ulteriormente sul piano dell’esecuzione delle operazioni in pista. Contiamo di portare a casa nuovi punti pesanti nella lotta per il secondo posto della classifica costruttori”.

Andrea Landi, Head of Vehicle Dynamics della Scuderia di Maranello, ha parlato invece delle sfide tecniche del tracciato giapponese: “Suzuka è una pista speciale perché, un po’ come Silverstone e Spa-Francorchamps, ha una varietà di curve molto grande […] e rettilinei sufficientemente lunghi da imporre un livello di downforce piuttosto basso. I curvoni veloci che la caratterizzano richiedono molta confidenza da parte dei piloti, e costituiscono quindi una sfida impegnativa. Anche il vento può essere un elemento di disturbo su questo tracciato. […] La pista di Suzuka è caratterizzata da un alto input energetico sulle gomme. Tale input mette molto sotto stress le gomme, sia anteriori che posteriori (ma più frequentemente le anteriori), il che significa che è facile indurre un degrado della prestazione molto accentuato in condizioni di gara.”

Foto copertina: Alessandro Martellotta per Newsf1.it

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto