Ecco come Max Verstappen ha costruito la pole del Gp del Giappone di F1, e la Ferrari non è riuscita a conquistare la prima fila.

Dominio di Max Verstappen nelle qualifiche del Gp del Giappone. L’olandese come già si era capito in conferenza stampa, confermandolo poi nelle prove libere, è sceso in pista per demolire tutti. Verstappen cogliendo la 29° pole della carriera, che gli ha fatto raggiungere Fangio, ha voluto smentire chi legava le difficoltà di Singapore della Red Bull, alle direttive TD018 e TD39. Sessione che ha visto gli stessi valori di Silverstone, con la McLaren seconda forza in pista. Al fianco di Verstappen in prima fila ci sarà Oscar Piastri, che ha vinto il duello con Lando Norris terzo. Alle loro spalle Charles Leclerc, che ha pagato la bandiera rossa a causa dell’incidente di Sergeant, costringendolo ad usare un secondo treno di gomme soft, ed a non averlo in Q3. Il monegasco è riuscito a precedere Sergio Perez, ancora lontanissimo da Verstappen nelle prove ufficiali, davanti a Carlos Sainz che non ha ripetuto quanto ha fatto nel giro secco a Monza e Singapore. Deludono anche le Mercedes soltanto in quarta fila, con Lewis Hamilton che dopo tre qualifiche batte George Russell. Andiamo a vedere dai grafici della Q3 del Gp del Giappone, i segreti della pole di Verstappen, e perché queste qualifiche hanno messo in evidenza su cosa deve lavorare la Ferrari per il 2024.

Il T1 come già si era visto Venerdì mette in risalto i punti deboli della SF-23. Leclerc e Sainz sono costretti a limitare i danni, a causa di una Ferrari che soffre i cambi di direzione, e le curve in appoggio del primo settore, a causa di un carico aerodinamico inferiore a Red Bull e McLaren. Questi problemi vengono evidenziati ancora di più allo Snake, dove la SF-23 transita con una velocità nettamente inferiore alla RB19 Bull e MCL60. Ed è proprio in questa parte di pista che Leclerc perderà la prima fila, con Piastri e Norris che infliggono un gap di due decimi. Per quanto riguarda Verstappen il gap sulle McLaren e le Ferrari ha delle similitudini e ragioni diverse. La  MCL60 rispetto a Silverstone nel T1 non è sullo stesso livello della RB19, che le è superiore anche negli allunghi, Invece il gap Ferrari nasce in tutte le curve del T1, dove la RB19 ha velocità nettamente superiori. Però Verstappen dimostra ancora una volta che è lui a fare la differenza più che la RB19, infliggendo un distacco di quattro decimi a Perez. Invece Sainz fin dal T1 come ieri, sembra aver perso con il nuovo fondo il feeling con la SF-23, che ha avuto a Marina Bay e Monza, prendendo un decimo da Leclerc.

Questo lo si vede ancora più nettamente nella parte centrale. Leclerc sfruttando la power unit Ferrari, e la forza sul dritto della SF-23 fa lo stesso intermedio di Verstappen. La Red Bull recupera lo svantaggio che aveva dalla Ferrari nelle ultime due gare sul dritto, sia per la solita arma del DRS aperto, ma soprattutto per il motore Honda nuovo. Verstappen e Leclerc fanno la differenza al Tornantino, ed alla Spoon Curve, rispetto a Perez e Sainz, che accusano un gap di altri due decimi. Fra i due si inserisce Piastri con la MCL60 che nel settore centrale dimostra quanto è migliorata in efficienza aerodinamica, e di non soffrire più di drag sul dritto, con gli ultimi aggiornamenti. Questo permette anche a Norris di perdere appena 58 millesimi da Leclerc.

Invece nel terzo settore le vetture sono tutte sugli stessi livelli, e le posizioni rimangono invariate. Verstappen vola anche nel T3 e accendendo un altro casco fucsia, si prende di forza la pole position. A Leclerc e alla Ferrari non è sufficiente la superiorità in rettilineo sulle McLaren per batterle. Piastri e Norris rispondono in curva, ed anche sul dritto si difendono. Se Piastri fa lo stesso terzo settore di Leclerc, Norris perde un decimo, ma Leclerc ancora una volta per pochi millesimi si deve accontentare del quarto tempo. Nel T3 Sainz riesce per la prima volta ad avvicinare l’intermedio di Leclerc, al contrario di Perez  che prende un altro decimo da Verstappen.

Vedremo in gara se il copione sarà quello visto prima di Singapore. Verstappen cercherà di dominare come nelle qualifiche, ed anche se il passo di ieri non è comparabile con gli altri, era molto buono. Per quanto riguarda la Ferrari la corsa di domani sarà un esame importante. Vasseur è convinto che le due Rosse lotteranno con la McLaren per il podio, ed il long run di ieri sembra dagli ragione. Se Leclerc e Sainz riusciranno a lottare con Norris, Piastri e le Mercedes a Suzuka, dove il degrado gomme sarà molto alto, vorrebbe dire che la Ferrari è veramente tornata.

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