A Spielberg la Ferrari ha assunto il ruolo di seconda forza dietro alla Red Bull, ma la conferma definitiva dovrà arrivare a Silverstone.

“E’ stata la più bella gara della stagione e siamo tutti molto felici”. Con queste parole John Elkann, Presidente della Ferrari, ha commentato il GP d’Austria, andato in scena lo scorso weekend sul Red Bull Ring. Ed è difficile dargli torto: la Scuderia di Maranello ha ottenuto il suo risultato migliore del 2023 sul tracciato della Stiria grazie al secondo posto di Charles Leclerc, protagonista di una gara molto solida e solitaria mentre poco più indietro si moltiplicavano i duelli e le penalità. Nel primo stint il monegasco è sembrato meno competitivo del compagno di squadra, Carlos Sainz, che lo seguiva a stretto contatto e a tiro di DRS, ma dopo la ripartenza dalla Virtual Safety Car ha impresso un ritmo costante e veloce, seppur non al livello dell’imprendibile Max Verstappen. Leclerc ha così cancellato un sabato complesso, dove per sua stessa ammissione non ha guidato bene in condizioni miste.

Sainz è invece stato uno dei grandi protagonisti del weekend, a partire dal buon terzo posto portato a casa nella Sprint Race di sabato. Nel Gran Premio ha invece dato spettacolo, rimontando in maniera magistrale dal sesto al quarto posto dopo un pit stop lento sotto una VSC in procinto di terminare e una penalità di cinque secondi per aver ripetutamente violato i track limits. Lo spagnolo ha anche dato vita sul finale ad una battaglia lunga e feroce con Sergio Pérez, che alla fine ha portato a casa la piazza sul podio nonostante la fantastica e intelligente difesa del numero 55 tra Curva 3 e 4. La quarta posizione di Sainz si è poi trasformata in sesta nel post-gara, quando la FIA, in seguito ad una protesta della Aston Martin, ha penalizzato ben otto piloti che avevano oltrepassato il limite della linea bianca senza essere visti durante la corsa.

Gli aggiornamenti introdotti dalla Rossa prima nel filming day di Fiorano e poi in Austria hanno ben funzionato e hanno confermato che la direzione di sviluppo intrapresa con il grosso pacchetto di Barcellona è quella giusta. La SF-23 non soffre più d’instabilità nelle curve veloci a causa del porpoising (che è stato quasi del tutto eliminato) e il degrado delle gomme, seppur non ancora paragonabile al livello raggiunto dalla Red Bull, pare adesso sotto controllo. Come confermato da Frédéric Vasseur nel post-gara, a Silverstone la Ferrari introdurrà la parte finale di questo corposo aggiornamento che, è necessario ricordare, è stato anticipato di ben tre settimane, dato che era programmato per l’Ungheria. E proprio il GP di Gran Bretagna, in programma questo weekend, rappresenterà uno snodo cruciale per la Rossa.

Oltre all’arrivo dell’ultima parte dell’upgrade austriaco della Ferrari, infatti, a Silverstone la Pirelli introdurrà gli pneumatici di nuova costruzione, pensati per resistere meglio agli elevatissimi ed inaspettati carichi generati dalle vetture nel 2023. Mentre il fornitore italiano e alcuni membri di altre scuderie hanno sottolineato che i rapporti di forza non dovrebbero cambiare, in Ferrari si crede che questa modifica possa rappresentare un’opportunità per fare un ulteriore passo in avanti. Vasseur si è espresso così a riguardo nel weekend di Monaco: “E’ sempre difficile fare previsioni, ma per noi [l’introduzione degli pneumatici con una nuova costruzione] potrebbe rappresentare un punto di svolta per trovare maggior regolarità”.

Tuttavia, bisognerà seguire con attenzione anche il lavoro delle altre squadre: per la gara di casa, dove già lo scorso anno era andata molto bene con la W13, la Mercedes ha promesso un secondo upgrade importante dopo quello di Monaco, mentre è probabile che anche Aston Martin introduca degli aggiornamenti. Le due scuderie, reduci da un weekend deludente in Austria (dove sono state superate anche dalla McLaren aggiornata di Lando Norris) avranno quindi subito un’opportunità per rispondere alla Rossa, che si è avvicinata molto nella lotta per il secondo posto in Classifica Costruttori. Gomme o no, se la Ferrari dovesse confermarsi anche a Silverstone, tracciato front-limited e sulla carta molto sfavorevole alle caratteristiche della SF-23 conosciuta fino all’Austria, allora si potrà davvero parlare di rinascita.

Foto: Alessandro Martellotta, inviato in Austria per Newsf1.it

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