La Ferrari nel Gp d’Austria come in qualifica si è confermata seconda forza, e con i nuovi aggiornamenti che saranno portati a Silverstone vuole ridurre il distacco dalla Red Bull.

Nel Gp d’Austria sono arrivate due conferme, che Max Verstappen è un cannibale e non è ancora sazio, e che la Ferrari sta tornando. Infatti per il campione del mondo è stata un’altra cavalcata vincente senza grosse difficoltà, dando una prova di forza con il pit stop nel finale, per prendersi anche il giro veloce. Invece la Ferrari ha superato l’esame, dimostrando che la prestazione del Canada non è stata casuale, ma frutto del lavoro fatto in fabbrica per risolvere i problemi di inizio stagione della SF-23. Risultato che poteva essere migliore con il doppio podio che era alla portata della Ferrari, ma Carlos Sainz è stato sfortunato, per poi vedersi togliere il quarto posto a causa del ricorso dell’Aston Martin, ma è stato fondamentale riuscendo a tenere Sergio Perez dietro il più possibile. Questo ha permesso a Charles Leclerc oltre a riportare la Ferrari sul podio, anche di difendere il secondo posto, riscattando così l’opaca Sprint. Andiamo a vedere nei grafici degli stint del Gp d’Austria, perchè quella del Red Bull Ring può essere la svolta della stagione della Ferrari.

Se per quanto riguarda la vittoria non c’è stata storia fin dal via, con Verstappen che resistendo a Leclerc come nella Sprint, è andato subito in fuga, imponendo un passo insostenibile per tutti, stesso copione alle sue spalle. Le due Ferrari hanno girato quattro decimi più lente di Verstappen, così come  Hamilton, Norris e Alonso, rispetto a Leclerc e Sainz. Come a Montreal la SF-23 ha un passo costante e con un’ottima gestione dei pneumatici, ma con le novità portate in Austria ha fatto un ulteriore progresso, con un ritmo superiore a Mercedes e Aston Martin. In Ferrari ancora una volta si è vista tutta la differenza fra la gestione Vasseur e Binotto, prendendosi la responsabilità di dare ordini di scuderia. Quando Sainz chiedeva di poter passare Leclerc, non gli è stato dato l’ok, mettendo davanti a tutti gli obiettivi della squadra.

Semmai l’unico errore della gara è avvenuto in regime di virtual safety car, non differenziando la strategia e lasciando in pista Sainz. Lo spagnolo proprio per la doppia sosta ha perso il podio, ed alcuni secondi nei confronti di Perez fondamentali per arrivare terzo. Anche nel secondo stint il gap fra Verstappen e le due Ferrari è stato di quattro decimi, così come quello fra Leclerc e Sainz nei confronti di Norris, Hamilton e Alonso. Anche nella parte centrale della corsa Sainz ha dato la sensazione di aver qualcosa in più, con due sorpassi molto belli che non gli ha fatto perdere nulla nel passo gara rispetto a Leclerc.

La SF-23 risponde bene anche con le hard, mescola che fino a Barcellona le era indigesta. Anche negli ultimi giri si vede la mano di Vasseur, se su questa pista un anno fa il duello Leclerc-Sainz permsie a Verstappen di aggiudicarsi la sprint, ieri i due si sono aiutati. In particolare Sainz è stato decisivo con un corpo a corpo spettacolare con Perez, che proprio per quei tre giri dietro allo spagnolo vedrà sfumare il secondo posto. Leclerc dimostra ancora una volta il suo miglioramento nella gestione gomme, iniziando a spingere solo quando Perez ha superato il compagno di squadra.

In conclusione anche dal grafico del passo gara, la Ferrari dovrebbe salutare con soddisfazione il Gp dell’Austria, visto che la strada presa è quella giusta anche senza il doppio podio. Invece le parole di Vasseur al termine della gara, come la delusione ai box dopo le qualifiche, testimoniano il cambio di mentalità in casa Ferrari. A Silverstone non solo una delle piste più difficili del mondiale vuole ripetersi e confermarsi seconda forza, ma è convinta di poter lottare con la Red Bull.

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