A Montreal è nata la Ferrari di Frèderic Vasseur, che difendendo Charles Leclerc per lo sfogo al termine delle qualifiche, ha messo in evidenza le differenze nella gestione del monegasco rispetto a Mattia Binotto.

Nel Gp del Canada la Ferrari non solo ha ritrovato fiducia nella SF-23, ma si è iniziata a vedere la mano di Frèderic Vasseur. Alla vigilia di Montreal era già stato messo nel mirino, dopo la vittoria della Ferrari alla 24 ore di Le Mans, con rumors su una possibile sostituzione con Antonello Coletta, la risposta di  Vasseur è stata di prendersi definitivamente la Ferrari nel giro di ventiquattro ore, evidenziando tutte le differenze con l’era Binotto.

Sabato al termine delle qualifiche ha gestito da abile manager lo sfogo al termine delle qualifiche, di Leclerc per l’eliminazione in Q2, a differenza di quanto fece Binotto a Silverstone, quando nel parco chiuso fu ripreso mentre puntava il dito contro Leclerc. Invece Vasseur ha reagito alle parole di Leclerc, parlandoci in privato per poi difenderlo nelle interviste, tanto da spingere Leclerc a raggiungerlo e chiedere scusa.

Decisione che sancisce la diversità con la gestione di Binotto è quanto avvenuto in gara, quando Sainz ha chiesto via radio che Leclerc lo lasciasse passare. Il muretto non accettando la richiesta dello spagnolo, ha chiarito una volta per tutte quali sono le gerarchie, e quanto Leclerc sia al centro del progetto Ferrari, e non si vogliono ripetere gli errori fatti con Alonso e Vettel.

Altro tassello della ricostruzione da parte di Vasseur, che ha ereditato una situazione difficile con una Ferrari non da mondiale, e l’addio di David Sanchez. Vasseur se da una parte invitò la Ges a non mettere i problemi sotto al tappeto, al tempo stesso espresse fiducia nei suoi tecnici che con gli aggiornamenti e i miglioramenti della SF-23 in Canada, hanno dimostrato di aver ritrovato coraggio e idee.

Stesso metodo usato dal suo connazionale Jean Todt che prima di ingaggiare Ross Brawn e Rory Byrne, cercò di capire cosa non funzionasse a Maranello. Proprio per questo a Montreal si ha avuta la sensazione che sia nata la Ferrari del duo Vasseur-Leclerc. i quali hanno lo stesso feeling che avevano Todt e Schumacher e che fu uno dei motivi che permise alla Ferrari di porre fine all’egemonia della McLaren nel 2001.

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