Diamo un voto ai protagonisti del GP del Brasile, che nel bene e nel male ci hanno fatto vivere un intenso weekend ad Interlagos, penultima prova del Campionato 2019 di F1 su un Circuito che è sempre teatro di grandissimo spettacolo, soprattutto in pista.

Diamo un voto ai protagonisti in positivo: i TOP.

Max Verstappen: non sbaglia nulla, mantiene alta la concentrazione in situazioni critiche (vedi Robert Kubica) e si porta a casa una vittoria importante per il Mondiale, ma soprattutto per lui. L’olandese volante. Voto 10. GP Brasile F1

Alexander Albon: dovrebbe essere li sul podio, peccato che le corse vanno anche cosi. E’ mostruoso su Vettel per prendersi la terza posizione e si difende bene da Hamilton per la seconda piazza che sarebbe stata una grande doppietta Red Bull. Voto 9.

Pierre Gasly: che strana la sorte, quando al secondo posto c’era tuo ormai ex-rivale per il sedile Red Bull 2020, e un attimo ti ritrovi a festeggiare al posto suo. Immensa gioia per il primo podio di un pilota rinato, abile a sfruttare a suo vantaggio le safety car per portarsi sempre più avanti, fino al secondo posto. Voto 9.

Carlos Sainz: come spesso accade, alcune situazioni non vengono giudicate con prontezza e fermezza. Risultato? Un terzo posto non festeggiato come si deve, per uno scarto di circa un oretta. Ci dispiace perché fare cosi tanti giri senza mai fermarsi, in barba a chi con le safety car si dannava, è da coraggiosi. Premiati. Voto 9.

Kimi Raikkonen & Antonio Giovinazzi: mai come questo GP ci hanno ricordato Batman & Robin. Sempre insieme, a guadagnare posizioni approfittando anche delle disgrazie altrui. Con la penalità di Hamilton salgono al 4° e 5° posto che sono un fantastico piazzamento per l’Alfa Romeo. Voto 9.

Honda: lo avevamo anticipato tempo fa, poi confermato dopo Austin quando la cosa era quasi palese. Ormai è evidente a tutti: la Honda ha qualcosa! Le prestazioni di Red Bull e Toro Rosso sono l’emblema della crescita di prestazioni del motore giapponese, ormai una bellissima realtà del Circus. Voto 9.

Interlagos: una delle piste storiche della F1, di quelle che creano leggende e sfatano miti. Un grande spettacolo qui, come sempre.

 

Diamo un voto ai protagonisti in negativo: i FLOP.

Helmut Marko: a noi piace un mondiale in cui ci sono tante potenze e si può battagliare, ma se le prestazioni del Ferrari sembravano dubbie, che dire delle recenti Honda? E’ il caso di continuare ad inveire contro le Ferrari, oppure di rendersi conto che tutti prima o poi riescono in qualcosa rispetto agli altri? Che significa poi, che il contatto Hamilton-Albon è un incidente di gara: ci si aspettava ben altra reazione.

 

Lewis Hamilton: va bene l’adrenalina della gara, ma se ti sei appena laureato campione del mondo forse potresti evitare di entrare cosi. Per il resto, un weekend di gara un po’ rilassato, lasciando agli altri il palcoscenico.

 

Direzione di gara: quanto tempo avete impiegato per capire che gli stewards non avrebbero potuto girare la macchina di Bottas, in quanto il corto raggio del volante e la curva immediatamente in uscita, e quindi far partire immediatamente il regime di Virtual Safety Car? Per poi trasformarlo in Safety Car successivamente.

Valtteri Bottas: poco aggressivo e poco intelligente, quando non riesce a passare Leclerc quando nettamente più veloce e quando parcheggia la macchina in un punto un pò cosi, quando avrebbe potuto benissimo fermarsi sul rettilineo uscita box. Una caduta di stile.

Vettel & Leclerc: come nelle migliori scuole, c’è sempre il momento in cui si litiga. E’ difficile dare colpe, sicuramente è di entrambi. Ma se proprio vogliamo, forse Vettel ne ha un pochino di più. Più che altro perchè già a prescindere poteva decidere di accodarsi, star dietro al compagno con gomma più veloce e vedere cosa accadeva. Certo è veramente destino, una piccola toccata che ha creato un danno cosi. Che sia il secondo guasto dopo quello di Austin? Bella gara dei due fino al KO, bellissimo sorpasso di Leclerc su Vettel, che forse ha fatto un pò innervosire il tedesco, il quale già prima ha perso la posizione su Albon e non riusciva a riprendersela.

IL PERSONAGGIO

Mattia Binotto: dopo la strigliata ad Horner, i toni si sono pacati da parte di tutti (a parte Seb, brevemente) su Verstappen, un pò meno sulle nuove regole FIA. A fine gara esprime molta calma ma durezza, come chi si aspettava questa cosa da un po’ di tempo e che l’ha vista arrivare. Non sappiamo ancora cosa si stanno dicendo, presumibilmente questo sarà di motivazione per il Team Principal di prendere in mano le redini della Scuderia e non lasciare più troppo campo libero. Forse è un bene che sia arrivata cosi, adesso. GP Brasile F1

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