La sfida con la Red Bull nel 2021 e le trattative per il rinnovo di Hamilton sono al centro dell’intervista di Toto Wolff al canale austriaco ORF.

A meno di due mesi dai test invernali, che sanciranno l’inizio della stagione 2021 di F1, resta un solo sedile vacante nel circus. Si tratta ovviamente di quello di Lewis Hamilton, che ancora non ha trovato l’accordo sul rinnovo con Mercedes. Le negoziazioni tra l’inglese e Toto Wolff procedono un po’ a rilento, tanto che in molti credono che questo nuovo contratto potrebbe non essere mai firmato. Nella giornata di ieri proprio Wolff, intervistato da ORF, ha respinto quest’eventualità, non prima di aver risposto alle recenti dichiarazioni di Christian Horner, che ritiene Max Verstappen superiore anche ad Hamilton.

“Christian non riesce proprio a smettere di punzecchiare…” – scherza l’austriaco, parlando dell’identità del miglior pilota del circus – “…ma è tutto parte del gioco. Chi sia il pilota più forte, si può giudicare solo se si fanno correre tutti l’uno contro l’altro. Non abbiamo ancora visto Lewis contro Max, George Russell contro Lewis oppure Charles Leclerc su una vettura davvero competitiva. Però il futuro appartiene a questi giovani piloti, e ad un certo punto si troveranno a lottare l’uno contro l’altro con la stessa vettura. Solo allora vedremo chi è il migliore”.

Wolff riconosce tuttavia che la Red Bull, forte dell’approdo a Milton Keynes di Sergio Pérez, potrebbe rappresentare una grande minaccia nel 2021: “Penso che la Red Bull con Pérez sarà una rivale molto più forte nel mondiale Costruttori. Ho grande considerazione di Sergio, sarà interessante vedere come affronterà Verstappen. Credo che Honda spingerà al massimo con lo scopo di lottare per il titolo nel suo ultimo anno in F1. Perciò sarà un campionato interessante”.

Il Team Principal della Mercedes ha infine risposto all’immancabile domanda sul rinnovo di Hamilton, rivelando che: “Avevamo pianificato di trovarci qui per qualche giorno, ma improvvisamente sono risultato positivo al coronavirus. Comunque è tutto ok, fortunatamente non ho avuto sintomi e adesso abbiamo terminato la quarantena. Gli intermediari stanno lavorando duramente e noi certamente non gli rendiamo la vita facile. Lewis adesso è in America e io sono qui, ma prima o poi concluderemo questo accordo. Nelle trattative funziona così, si parte sempre da posizioni diverse. Il nostro rapporto è comunque molto solido e vogliamo continuare sulla scia dei grandi successi che abbiamo ottenuto insieme. Alcuni temi devono essere discussi in dettaglio e serve del tempo, ma prima del Bahrain qualcosa dovrà essere firmato. La carta Russell? Non l’abbiamo mai giocata. George ha fatto molto bene, ma nel rapporto tra me e Lewis non sono assolutamente ammesse queste minacce.

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