Nonostante sia candidato ad ottenere un sedile in Mercedes nel 2022, Russell ha dichiarato di essere totalmente concentrato sul suo 2021 con Williams.

Dopo una stagione eccezionale alla guida della Williams e, per una gara, della Mercedes, il 2021 dovrà rappresentare l’anno della conferma ad altissimi livelli per George Russell. Il giovane inglese ha scioccato tutti con la sua grande prestazione sulla W11 nel GP di Sakhir 2020, che Russell ha dominato fino ad un grave errore dei meccanici al pit stop e ad una foratura. Anche grazie alla sua eccezionale prova in Bahrein, per il 2022 il pilota della Williams sembra in orbita Mercedes, dove potrebbe sostituire uno tra Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Ma, come rivelato in un’intervista a Motorsport.com, Russell preferisce non pensare al proprio futuro.

Il britannico ha infatti affermato di essere totalmente concentrato sul suo presente con la scuderia di Grove: “Non mi è stato dato nessun obiettivo dalla Mercedes. Al momento voglio rispettare tutti gli uomini della Williams e darò tutto quello che ho per questo team, così come loro hanno fatto per me negli ultimi due anni. Non mi piace pensare al futuro. Questo sport cambia in modo incredibilmente veloce, e anche la percezione di un pilota e la sua reputazione possono mutare in fretta. Come abbiamo visto quest’anno, ci sono anche fattori esterni che possono intervenire”.

“Nessuno…” – prosegue Russell parlando dell’opportunità di guidare la Mercedes W11 nel GP di Sakhir dello scorso dicembre – “…avrebbe potuto prevedere gli eventi che sono accaduti. Se mi avessero detto a metà stagione che avrei comandato una gara e che avrei dovuto vincere quella gara partendo dalla prima fila, non ci avrei creduto. Anche perché non pensavo che sarebbe stato possibile guidare per la Mercedes, nonostante fossi il pilota di riserva. In passato ne parlai [con il management della Williams, ndr], ma ricevetti una risposta negativa. Fortunatamente, i nuovi proprietari sono stati molto disponibili ed hanno voluto darmi quest’opportunità. Forse anche per vedere come mi sarei comportato. Io comunque non mi sarei mai aspettato di correre per la Mercedes anche nel caso in cui Lewis o Valtteri avessero saltato una gara”.

Tuttavia, il ricordo di quella grande vittoria andata in fumo non provoca sconforto nell’animo del pilota inglese: “Non sono devastato perché, visto come sono andate le cose, la gara di per sé è stata quasi un successo. Questo è ciò che mi ripeto per metabolizzare la delusione di non aver vinto! Penso che l’errore ai box mi abbia dato l’opportunità di mostrare cosa sono in grado di fare in una situazione molto difficile, quando la pressione è alta. Avevamo la gara sotto controllo e poi, all’improvviso, mi sono ritrovato in quinta posizione e dietro al mio compagno di squadra, che sapevo sarebbe stato molto insidioso da sorpassare.

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