Le prossime settimane saranno di fondamentale importanza per stabilire che la RP20 sia regolare o meno. In un’intervista il responsabile tecnico della FIA ha ammesso che qualcosa è stata fatta con molta superficialità.
È da inizio campionato che la Racing Point non piace alle altre squadre. Già dai test di Barcellona si è vista una vettura che sembrava essere una W10 ma dipinta di rosa. Ciò è stato confermato dalla pista: una vettura performante capace di dar filo da torcere alla Red Bull e di lottare per il gradino più basso del podio.
Half way through FP1 and this is how we’re looking
🇲🇽 @SChecoPerez P3⃣
🇨🇦 @lance_stroll P4⃣#HungarianGP #F1 pic.twitter.com/rvZNHkh8Pu— BWT Racing Point F1 Team (@RacingPointF1) July 17, 2020
Dopo le prime lamentale da parte di alcuni team, la FIA ha fatto visita alla sede della Racing Point per analizzare il progetto della RP20. Ai microfoni di Motorsport.com Nikolas Tombazis, responsabile tecnico FIA, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Prima dell’inizio della stagione abbiamo fatto alcune verifiche sulla nuova RP20. La vettura era estremamente simile alla W10, ma non sono emerse irregolarità“.
Ma non tutto è stato controllato perfettamente dal team dell’ingegnere greco. Quest’ultimo, infatti, aggiunge: “Nella discussione invernale non abbiamo approfondito le prese d’aria dei freni, ma abbiamo osservato le parti che, tradizionalmente,sono componenti elencate. Su questa zona ne stiamo discutendo anche internamente perché ci sono da affrontare alcune delicate questioni legali e diverse normative“.
We confirm that Renault DP World F1 Team has submitted a request to the Stewards of the Event for clarification on the legality of the Racing Point RP20. We have no further comment on this matter until the Stewards have arrived at a decision.
— Renault F1 Team (@RenaultF1Team) July 12, 2020
Tombazis, alla fine dell’intervista, aggiunge alcune informazioni sul reclamo presentato dalla Renault: “La protesta della Renault si concentra più sugli alettoni, il diffusore e tutto il resto, e diciamo che la questione è relativamente facile. Ci siamo focalizzati su questo tra febbrai e marzo. Se avessimo scoperto di una condivisione di informazioni sul diffusore – conclude Tombazis – sia Mercedes che Racing Point sarebbero incorsi in pesanti sanzioni”
La vicenda è ancora al vaglio dei tecnici FIA e, secondo alcune indiscrezione, non si avranno esiti del reclamo prima del GP di Silverstone, previsto per domenica 2 agosto.