La Honda spera di conquistare il titolo Costruttori 2021 insieme a Red Bull per abbandonare in maniera trionfale la categoria regina.

La seconda parte della stagione 2021, che prenderà il via a Spa Francorchamps questo weekend, rappresenterà l’ultimo segmento della quarta campagna in F1 di Honda. Quest’esperienza nel circus della casa giapponese, rientrata nel 2015 per raccogliere la sfida dei motori ibridi, si può dividere in due fasi molto diverse tra loro: la prima è il triennio 2015-2017, in partnership con McLaren, durante il quale la Power Unit di Sakura divenne oggetto di scherno per la sua scarsa potenza e la sua totale mancanza di affidabilità. Honda riuscì tuttavia a rimanere in F1 anche dopo la fine del rapporto con il team inglese, grazie alla fiducia riposta in essa dalla famiglia Red Bull. Dopo un anno di transizione e sviluppo in Toro Rosso (2018), la Power Unit giapponese divenne il propulsore anche della sorella maggiore, con i risultati che conosciamo: tre vittorie sia nel 2019 che nel 2020, mentre nel 2021 sono già sei in undici gare.

Come riflette dunque il management di Honda sugli ultimi sette anni? Raggiunto da The Race, Masashi Yamamoto, managing director di Honda F1, si è detto soddisfatto ma ambizioso di ripetere nel 2021 i trionfi del passato: “Questo programma F1 sta andando meglio di quello precedente, perché all’epoca vincemmo solo una gara. Adesso abbiamo raggiunto traguardi come le cinque vittorie consecutive e le pole position. Tuttavia, preferiamo comparare quest’esperienza alla nostra seconda campagna in F1, quella che chiamiamo ‘età d’oro‘, piuttosto che a quella dei primi anni 2000. Quello è il nostro obiettivo e proveremo a raggiungerlo”.

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Red Bull Honda

“Se avessimo abbandonato dopo il 2017…” – prosegue Yamamoto – “…non avremmo lasciato alcun’eredità. Tuttavia, abbandonare dopo essere riusciti a vincere il titolo rappresenterebbe per i nostri ingegneri un’iniezione di fiducia, la consapevolezza di poter avere successo. Inoltre, avranno acquisito conoscenze sulla tecnologia ibrida, che saranno utili ad Honda per il suo futuro ad impatto zero. Ora stiamo mostrando il meglio delle nostre qualità, che derivano da tutti questi sette anni di esperienza. Se continueremo così e raggiungeremo il nostro obiettivo, crediamo che dimostreremo a tutto il mondo cosa siamo capaci di fare”.

“Se fossimo rimasti anche il prossimo anno…” – conclude il Direttore Tecnico di Honda F1, Toyoharu Tanabe “…magari le motivazioni sarebbero rimaste le stesse, perché noi vogliamo vincere il titolo sempre e comunque. Non conta se ce ne stiamo per andare o se resteremo. Tuttavia i nostri ragazzi, specialmente per quanto riguarda gli ingegneri motoristi, hanno trovato ulteriori motivazioni dopo l’annuncio che Honda avrebbe lasciato la F1 a fine 2021. Abbiamo imparato molte cose e cerchiamo sempre di implementare nuove soluzioni e idee nella prossima Power Unit [quella del 2022, ndr], che rappresenta l’ultima opportunità per farlo”.

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