Un successo che conferma le attese quello della 26esima edizione della manifestazione dedicata alle automobili storiche. E non poteva essere diversamente, visti il numero di partecipanti (314, da tutto il mondo) e la grande folla che ad ogni tappa ha accompagnato ed incitato gli equipaggi in gara. Una manifestazione ormai di portata internazionale, culminata con l’ingresso delle vetture nell’autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari.
Mantova, ossia la capitale italiana della cultura per l’anno 2016 ha salutato la quinta vittoria consecutiva al Gran Premio Nuvolari dell’equipaggio bresciano formato dal duo Vesco – Guerini, la sesta in assoluto, per loro, nella gara mantovana, autori di una gara impeccabile a bordo di una Fiat 508 S Balilla Sport del 1934, e vinta di misura davanti alla Volvo P120 del 1958 condotta dalla coppia Margiotta – Perno. Al terzo posto, staccati di 58 punti di penalità, si è piazzata, invece, la coppia formata da Erejomovich e Llanos, alla guida della propria Aston Martin Le Mans del 1933. Si è tratta di una gara combattuta fino alla fine, decisa dai particolari.
Impossibile non citare altri equipaggi che si sono contesi fino all’ultimo la possibilità di salire sul podio. Al quarto posto si sono classificati Di Pietra – Di Pietra, della scuderia Classic Team Eberhard, a bordo di una Fiat 508 C del 1938, mentre, dallo stesso team, si sono piazzati quindi Sisti e Gualandi, a bordo di una Lancia Aprilia del 1937. Sesto sul traguardo, infine, il duo composto da Canè e Galliani della scuderia Loro Piana Classic, che hanno portato in piazza Sordello uno splendido esemplare di Lancia Aprilia del 1938.
Un weekend memorabile quello del 16, 17 e 18 settembre 2016, dove a vincere è stato soprattutto il Gran Premio Nuvolari che, raggruppando oltre 300 vetture a rappresentare 50 case automobilistiche ( la casa più numerosa è la Porsche al Gran Premio Nuvolari 2016 ) provenienti da ben 18 diversi paesi del mondo, si conferma come una delle più prestigiose manifestazioni al mondo per le auto d’interesse storico. Un’importanza che cresce anno dopo anno, per un evento giunto oramai alla sua 26esima edizione. Ventisei anni contraddistinti da un continuo crescendo, 26 anni all’insegna del motorismo storico e di tutte le sue sfaccettature, un successo permesso dall’organizzazione di Mantova Corse, in collaborazione con ACI Mantova e Museo Tazio Nuvolari.Ma non solo.
La manifestazione, infatti, ha acquisito popolarità in tutto il mondo grazie anche al contribuito del main partner Audi, presente a Mantova con il reparto Audi Tradition e l’ormai leggendaria Auto Union Type D del 1939 del Mantovano Volante. Certezza per puntualità e presenza, la casa svizzera Eberhard & Co., da 26 anni appassionato partner e Official Timekeeper della manifestazione, che per l’occasione ha premiato i vincitori con due cronografi della collezione Tazio Nuvolari. Si segnala infine anche il contributo di Banca Generali e di Michelin Classic, la casa di Clermont-Ferrand che ha presentato a Mantova la propria linea di pneumatici per auto storiche.
Il programma di gara, una tre giorni impegnativa ma suggestiva
È stata come sempre una tre giorni di gara articolata ed impegnativa quella del Gran Premio Nuvolari, con la partenza della prima tappa a Mantova, in piazza Sordello. Le automobili in gara sono state poi impegnate nel Circuito di Cremona (San Martino) prima, e all’autodromo Riccardo Paletti, poi. Dopo la prova cronometrata al Passo della Cisa, ha fatto seguito l’arrivo sul traguardo a Forte dei Marmi, in Piazza Marconi. La seconda giornata, altrettanto impegnativa, ha visto gli equipaggi fronteggiarsi sul Circuito delle Mura di Lucca e su alcuni luoghi caratteristici, tra cui Piazza dei Miracoli a Pisa e Piazza del Campo di Siena. L’arrivo a Rimini, in Piazza dei Tre Martiri, con una defezione di tre equipaggi (il numero è sceso, nella seconda tornata, da 300 a 297). La terza tappa è stata, invece, con ogni probabilità la più suggestiva, non solo per il traguardo in Piazza Sordello, ma soprattutto per la possibilità di far correre il proprio “bolide” nello storico Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, un vero e proprio tempio per tutti gli amanti dei motori, storici e non.
C’è come sempre grande soddisfazione nei vincitori, oramai degli habitué dell’alloro iridato. Una “squadra”, la loro, che funziona sempre alla perfezione, ad occhi chiusi. “Un successo inseguito con determinazione – ha esordito Andrea Vesco sul palco di Mantova subito dopo che è calata sulla Fiat 508 S Balilla la bandiera a scacchi – Non pensavamo di riuscirci, visto il livello dei concorrenti che ci hanno conteso la vittoria”. I piloti bresciani, freschi di quinto successo consecutivo al Gran Premio Nuvolari e con la recente vittoria alla Mille Miglia, spiegano a caldo come hanno ottenuto un’altra grande affermazione in questo 2016 per loro memorabile. “Una gara che abbiamo vinto grazie ad una seconda tappa strepitosa, e mantenendo la concentrazione per gli oltre mille chilometri del percorso”.