Red Bull in crisi ? : moglie di Adrian Newey contro Christian Horner.
Prima puntata dell’anno di Formula 1 Race Tech news, rubrica in cui cercheremo di trattare le notizie più importanti nel momento in cui avvengono.
Cominciamo con le notizie:
Crisi Red bull: Amanda Newey, moglie di Adrian, si scaglia sui social contro Christian Horner. Il team principal della RB, infatti, in una intervista a Motorsport.com, ha in un certo qual modo tenuto a sminuire, a parole il contributo del marito rispetto alla ideazione e progettazione delle RB18 ed RB19, in favore del contributo dei team guidato da Pierre Wache nel suo complesso; secondo Horner, in RB l’obiettivo è quello di rendersi meno dipendenti dal genio inglese.
Riguardo alla possibilità che non sia Newey la forza trainante dietro ai trionfi tecnologici della RB, Amanda non ha fatto altro che commentare “stronzate” (bollocks, in inglese)
Vi chiederete: perché introdurre la puntata con questo tipo di notizia risibile? Molto semplice, perché a mio giudizio è opportuno concentrarsi sul fatto che, al di là di questo bisticcio di second’ordine, dell’ammissione spavalda di Helmut Marko (“Se non avessimo fallito il Crash test sarebbe significato non aver fatto le cose per bene”, avrebbe detto, con questo intendendo quanto a fondo si sia spinta la progettazione) e della lotta intestina fra Helmut Marko stesso e i vertici RB (che comunque non riguardano la scuderia quanto la permanenza del superconsulente austriaco per i prossimi tre anni), le notizie dalla squadra campione del mondo finiscono qui.
Vero, Horner non si è risparmiato qualche frecciatina nei confronti degli avversari, McLaren in particolare, ma dei suoi segreti si è ben guardato dal parlare.
Ognuno tragga le sue conclusioni
E veniamo subito alla Ferrari: Non si spengono gli echi della indiscrezione di Giuliano Duchessa; secondo il giornalista italiano, infatti, Ferrari avrebbe trovato ben 30 punti di carico “buoni”, ovvero efficienti; da come ci hanno spiegato la definizione di efficienza da utilizzarsi in questo caso, si intende che si tratti di punti di carico verticale che non comportino un corrispondente aumento della resistenza all’avanzamento.
Conseguentemente a questa indiscrezione, i media hanno cominciato a parlare di 4 fantomatici decimi recuperati in tempo sul giro. Le indiscrezioni degli ultimi due giorni hanno portato questi decimi poi a 7
Bisogna ammettere che in Italia i giornalisti sportivi sono molto affezionati al 30, visto che giusto dodici mesi fa erano 30 i cavalli recuperati dal motore della rossa.
Sarebbe forse ora di ricordare che un anno fa certe previsioni e certe indiscrezioni hanno fatto fare una pessima figura a Benedetto Vigna: io sinceramente, se potessi, eviterei di far fare pessime figure al mio amministratore delegato fornendogli rassicurazioni sbagliate.
Va beh, sta di fatto che queste indiscrezioni sono state usate in seguito per proporre confronti rispetto alle possibili prestazioni delle vetture di quest’anno, coinvolgendo quindi in una intervista anche Andrea Stella.
Venendo infatti a McLaren, le notizie sono duplici; come accennato all’inizio, la scuderia di Woking ha ricevuto qualche frecciatina dal Team Principal Red Bull, che ha dichiarato “l’emulazione è la prima forma di ammirazione”, riferito alla progressione della McLaren nella seconda parte del 2023, che sarebbe dovuta, secondo lui, al fatto di aver pescato a piene mani dal progetto RB, in termini di ispirazione.
Venendo però a notizie più serie, colpiscono due fattori, che rimandano appunto all’intervista di Stella: l’ingegnere italiano ha calcolato in circa mezzo secondo il guadagno minimo sul giro da trovare in fase di progetto per cercare di essere competitivi rispetto alla squadra campione nel 2024. Questa analisi ha scatenato una serie di traduzioni approssimative in Italia, tutte volte a pareggiare il guadagno McLaren con quello (supposto) per Ferrari.
La vera notizia però è semmai la pretattica (forse) del team inglese: secondo Stella non ci sono affatto garanzie che la sua squadra si trovi nelle stesse condizioni di performance (rispetto agli avversari) con le quali hanno finito la stagione.
La sensazione è che in qualche modo gli obiettivi della scuderia inglese siano al ribasso, e che si aspettino di non occupare più la seconda piazza, anche aspettandosi un certo ritorno di Ferrari e soprattutto Mercedes.
Non manca, nelle parole di Stella, una critica velata a quello che al momento è il suo pilota di punta, Lando Norris, reo di essere eccessivamente autocritico. Anche questa dichiarazione è stata male interpretata, traducendola come una accusa molto più diretta che denoterebbe una certa debolezza di carattere e inclinazione all’errore del pilota.
Da ultimo, il vero piatto forte dell’inverno: Mercedes. A Brackley sembra che non riescano a levarsi Lewis Hamilton di torno; il pilota inglese dice di essere ospite fisso in sede, cercando di fornire agli ingegneri idee e spunti per la progettazione. Il compagno di squadra Russell, dal canto suo, promette battaglia: ai colleghi piloti? Niente affatto, promette battaglia ad Hamilton stesso, dichiarando in una intervista di volerlo battere mentre è ancora in attività, lasciando a Toto Wolff lo scomodo ruolo di paciere, cerando di ristabilire una gerarchia in vista della stagione.
Ma se le cose stanno così, e se i due galletti nel pollaio più di una volta sono venuti a contatto nel 2023… se la macchina fosse competitiva quanto Mercedes sta facendo di tutto per lasciare intendere (a giudicare dalle dichiarazioni invernali trionfanti), vi lascio con una domanda provocatoria: cosa mai potrà andare storto?
Per chi fosse interessato al video: