Il manager inglese ha espresso i propri pensieri su uno degli argomenti più caldi del GP d’Ungheria, il caso Racing Point, nella rubrica “The Ross Brawn Column”.

Dopo il grande risultato della Racing Point nel GP d’Ungheria, non accennano a placarsi le polemiche intorno alla “Mercedes Rosa”. Dopo l’annuncio della seconda identica protesta ufficiale contro il team di Lawrence Stroll da parte di Renault, pochi giorni fa è arrivata la controffensiva di Otmar Szafnauer, team principal della Racing Point, il quale sostiene di avere tutto il necessario per provare la legalità delle RP20 guidate da Sergio Perez e Lance Stroll.

Anche Ross Brawn, nella propria rubrica su F1.com, ha voluto esprimere la propria opinione sulla “Mercedes Rosa”, lodando il lavoro del team anglo-canadese: “In F1 ci sono sempre stati team capaci di ottenere grandi risultati con poche risorse, e Racing Point è l’ultima aggiunta a questa lista. Ha mostrato un grande potenziale, e sono sicuro che siano delusi per non aver ottenuto almeno un podio in Ungheria. Quando si lotta al vertice, tuttavia, ogni errore viene punito e ogni piccola decisione è cruciale. Devono solo abituarsi alla vita da top team, il che testimonia quanto siano stati bravi quest’anno”.

Mercedes Racing Point

Il manager inglese non esita a dire la sua sulle controversie intorno alla RP20, copia praticamente perfetta della Mercedes W10: “Oltre ai risultati in pista, anche fuori Racing Point è al centro dell’attenzione dopo la protesta di Renault. Io credo che in F1 copiare sia normalissimo. Ogni team ha fotografi disseminati nella pit lane che fanno migliaia di foto per analizzare le altre macchine e, eventualmente, copiarne alcune parti. Ai nostri fotografi davamo sempre una “lista della spesa” di elementi da fotografare. La Racing Point ha solo portato questa pratica su un livello superiore e svolto un lavoro egregio. Non c’è un team nel paddock che non abbia copiato qualcosa dagli altri, basta chiedere a tutti i Direttori Tecnici. Anche io in passato ho copiato altri team”.

In conclusione, Brawn si è espresso in maniera cauta sul complesso argomento dei brake ducts, al centro della protesta lanciata da Renault dopo entrambi gli ultimi Gran Premi: “Il problema dei brake ducts è assai delicato, perché fino al 2019 questi erano componenti acquistabili. Dal 2020 però i brake ducts sono “listed parts”, il che significa che ogni team deve progettarli da solo. Credo che Racing Point abbia utilizzato le conoscenze già possedute sui brake ducts Mercedes del 2019 per costruire quelli odierni. Non avrebbe avuto senso per loro cancellare tutto e provare una filosofia diversa. Però la questione è delicata e sta agli esperti della FIA risolverla”.

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