Audi e Porsche aspettano l’approvazione dei regolamenti 2026 per comunicare il loro approdo in F1, mentre Honda starebbe pensando al ritorno.

Da mesi ormai non è più un segreto che nel 2026, grazie al nuovo regolamento delle Power Unit, approderanno in F1 delle nuove case automobilistiche. Nemmeno l’identità dei futuri competitor è un mistero: dopo numerosi tentativi, il circus ha finalmente sedotto il Gruppo Volkswagen, che pianifica di entrare con i marchi Audi e Porsche. Le due case, seppur apparentate, gareggeranno tra loro senza alcun trasferimento di proprietà intellettuale o di dati, approcciandosi alla F1 in due modi completamente diversi. Il marchio di Ingolstadt sembra infatti intenzionato a prendere il controllo di un team esistente (si parla di una trattativa ben avviata con Sauber, oggi Alfa Romeo Racing), mentre quello di Stoccarda ha già pronto un accordo di collaborazione con Red Bull Powertrains, il dipartimento Power Unit della scuderia leader del campionato 2022.

F1 Red B

Secondo quanto riporta Auto Motor und Sport, inoltre, non dovrebbe mancare molto all’attesissimo annuncio da parte dei due colossi tedeschi. Essi però hanno dovuto rivedere i propri piani a causa di ritardi nella stesura dei regolamenti, che non è ancora stata completata. La F1 aveva infatti garantito che il nuovo set di norme sulle Power Unit sarebbe stato presentato al World Motorsport Council il prossimo 29 giugno, ma la sua complessità e le trattative tra la FIA, il circus e i costruttori già impegnati hanno reso impossibile terminarne la realizzazione. Una situazione che ha rovinato il piano di Porsche: annunciare l’approdo in F1 nel 2026 a Spielberg, nel weekend di casa della Red Bull. In generale, sia la casa di Stoccarda che quella di Ingolstadt sarebbero state irritate da questi continui rinvii, che rallentano le operazioni di creazione dei necessari reparti in seno all’azienda.

La situazione, tuttavia, dovrebbe essersi finalmente sbloccata dopo i numerosi slittamenti degli ultimi mesi. Il Presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem avrebbe infatti promesso che la ratifica dei regolamenti 2026 avverrà a luglio, comunicando ciò anche ai board di Audi e Porsche durante il weekend del GP del Canada. Dopo l’approvazione definitiva del nuovo set di norme, che potrebbe avvenire già alla riunione della F1 Commission nel weekend del GP d’Austria, Audi e Porsche dovranno prendere un impegno vincolante d’iscrizione al campionato 2026. A questo punto, la comunicazione ufficiale da parte dei due colossi tedeschi potrebbe arrivare comunque prima della pausa estiva, probabilmente durante gli eventi di Le Castellet o Budapest.

La testata tedesca dà inoltre altre due importanti notizie: la prima è che, nonostante la collaborazione con la già rodata Red Bull Powertrains, Porsche assumerà lo status di ‘costruttore debuttante’, potendo quindi godere di determinati vantaggi che saranno stabiliti dalle nuove norme. Un bell’affare per la scuderia di Milton Keynes, che è riuscita a battere l’opposizione di Ferrari, Mercedes e Renault su questo fronte. La seconda è una vera e propria bomba: Honda starebbe infatti pensando seriamente ad un clamoroso rientro a tempo pieno, dopo essersi lievemente disimpegnata al termine della stagione 2021. Ma non è finita qui: un’altra casa automobilistica si sarebbe proposta in ottica 2026, senza rendere pubblico il proprio interesse, ben nascosto anche dai vertici della F1.

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