Nel Gp del Giappone la Red Bull vuole smentire chi vede un legame fra la brutta prestazione di Singapore e le nuove direttive tecniche. Invece la Ferrari è fiduciosa, che la SF-23 si confermerà anche in una pista con curve di media-alta velocità, e forte vento.

Anteprima GP Suzuka

Nonostante il mondiale di F1 sia già deciso, c’è tanta attesa per il GP del Giappone, dopo quanto successo nello scorso week end a Singapore. Sulla carta la RB19 dovrebbe tornare a dominare ed essere la macchina da battere. Suzuka è una pista sulla quale la RB19 dovrebbe fare nuovamente la differenza, come è successo su circuiti simili al Montmelò, Silverstone e Spa.

Però in tanti nel paddock, non sono sicuri che ripeteranno quella prestazione. Le difficoltà avute a Marina Bay, sono coincise con l’introduzione di due nuove direttive tecniche. Vedere la Red Bull fuori dalla Q3 nelle qualifiche di Singapore, a causa delle difficoltà a mandare in temperatura le gomme, ha fatto scattare molti dubbi.

Christian Horner e Helmut Marko, in questi giorni hanno espresso la convinzione che la RB19 ha soltanto sbagliato set-up, e la TD18 e la TD39 non c’entrano nulla. A dare in parte ragione alla Red Bull, è il passo gara della RB19 nel Gp di Singapore, che in particolare nell’ultimo stint era la più veloce in pista. A lasciare tranquilli il Team di Milton Keynes c’è Max Verstappen, che pur avendo ormai il titolo in tasca, non ha digerito di aver visto interrompere la sua striscia di vittorie consecutive.

Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool //

Record che è stato interrotto dalla Ferrari, altro team che ha i riflettori addosso dopo il successo di Domenica di Carlos Sainz. Per la SF-23 Suzuka è il banco di prova decisivo, perché oltre ad essere un circuito da alto carico aerodinamico e con tanto degrado gomme, ha curve di media-alta velocità e c’è spesso forte vento, di cui ha sempre sofferto nella prima parte di campionato.

Proprio per questo la Ferrari in Giappone ha portato un nuovo fondo, ultimo pacchetto di aggiornamenti del 2023, che fanno trapelare lo stesso cauto ottimismo di Singapore. Una SF-23 in grado di confermarsi su una delle piste più complete del calendario, sarebbe molto importante, non solo per il finale di stagione, ma soprattutto per il prossimo anno.

Una Ferrari protagonista nelle ultime gare, darebbe molta fiducia per il 2024. Riuscirci sarebbe la dimostrazione che Enrico Cardile e i suoi uomini, possono già nel 2024 progettare una macchina in grado di lottare con la Red Bull, e non devono aspettare Serra e i nuovi arrivi. Le ulteriori armi a disposizione della Ferrari, per recuperare il distacco dalla Mercedes nella classifica costruttori, sono i due piloti. Sainz in grande forma, vuole confermarsi e battere per la terza volta di fila Charles Leclerc, che è deciso a rispondergli, trovando il feeling con la SF-23 sottosterzante.

Esame importante anche per la Mercedes, battuta dalla Ferrari a Singapore, e che vuole riprendersi il ruolo di seconda forza del campionato. Stesso discorso per l’Aston Martin, messa nel mirino come la Red Bull per la TD18-TD39, mentre la McLaren spera di poter ripetere quanto fatto a Silverstone, che ha un layout molto simile a quello di Suzuka.

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto