Leggo del DAS; leggo dello strano comunicato della FIA; leggo di talpe e veleni; leggo della reazione contro la Ferrari del resto del mondo della F1 ed allora mi sono deciso a rimettere mano alla tastiera del PC.

Non mi soffermerò sull’aspetto tecnico, non ne ho le competenze, né affronterò gli argomenti suddetti per fornire informazioni ai lettori, perché credo che quando sarà pubblicato questo mio articolo, sarà più che chiaro a tutti quello che è accaduto, e, scusate la presunzione, credo che sia necessario usare l’intelletto per spiegare fatti che, all’apparenza, possono sembrare incomprensibili, per cui gli argomenti saranno trattati solo con spirito critico. F1 Ferrari 

Invito tutti a rileggere quello che è stato il mio ultimo articolo pubblicato su questo sito:

Marlo Ferrari Motore 2020

Non voglio sembrare più presuntuoso di quello che in realtà non sono, mi vanto di essere piuttosto obiettivo nelle mie valutazioni e provare a rimanere quanto più è possibile distante dalle influenze che provengono dal mio cuore rosso e, finora, credo di aver sempre raggiunto il mio scopo, lo attesta il mio ultimo scritto sopra richiamato che andrò a correlare con quanto è accaduto negli ultimi giorni. F1 Ferrari 

Ci siamo lasciati con l’osservazione di quanto squallida sia diventata la consuetudine di ricorrere ad alcuni sotterfugi che assolutamente non “fanno bene allo sport”, purtroppo, a lungo andare alcune consuetudini diventano una pratica comune e poi porvi un freno diventa arduo.

A mio avviso, quello che sta tentando di fare la FIA è proprio questo, con la collaborazione e le conoscenze tecniche della Ferrari, ma forse è meglio andare per gradi.

F1 Volante Mercedes

L’attenzione dei test prestagionali è stata attratta dal “volante 3d” della Mercedes, come ho detto, non ho le competenze tecniche per poter dire se sia o meno legale, però qualche dubbio mi sovviene quando ripenso al regime di parco chiuso: non è possibile intervenire sulla vettura fino al primo pit stop e poi addirittura è consentito variare alcuni parametri in gara?

Ma la Federazione ha approvato la soluzione e stop, non è ammesso recriminare, però, permettetemi di osservare che con un regolamento tecnico pressochè invariato rispetto al 2019, consentire un vantaggio tale al team campione del mondo in carica, che, in teoria, non avrebbe bisogno di alcun favoritismo, sa tanto di connivenza, ma, purtroppo, la FIA è rimasta legata ad un regolamento tecnico troppo dipendente dall’interpretazione letterale, invece di prediligere una linea di principio più consona all’aspetto sportivo. F1 Ferrari 

Mi direte: cosa centra il DAS con il sibillino comunicato della FIA riguardante la Ferrari e gli accordi segreti? Cercherò di spiegarmi: F1 Ferrari 

Sul DAS James Allison, non ha fatto mistero che sul progetto ci stessero lavorando da molto tempo e per giunta in diretta collaborazione con la Federazione, che lo avrebbe approvato preventivamente, mentre sulla power unit Ferrari le illazioni ed i sospetti (non ci è dato conoscere da dove venissero fuori) sono iniziati già dal 2019, e la Federazione avrebbe sottoposto a controllo ben tre unità di potenza: una Ferrari; una Alfa Romeo ed una Red Bull Honda n, ma questo è avvenuto già dalla penultima gara del campionato 2019, quindi è lecito credere che i controlli eseguiti non abbiano consentito di rilevare alcuna irregolarità sulle tre unità controllate, tanto è vero che i risultati ottenuti per il gran premio del Brasile e quello di Abu Dhabi, sono stati regolarmente omologati e questo pone la parola fine alla disputa, perché la Federazione può effettuare controlli prima, durante e dopo una gara, ma se c’è qualche irregolarità non può omologare il risultato e se l’indagine fosse stata ancora in corso avrebbero dovuto dire esplicitamente che il risultato finale della gara era “sub judice”, cosa che non è accaduta.

Nel suo comunicato, la FIA, ha detto semplicemente, di aver concluso l’esame della power unit Ferrari, ma quale? Quella del 2019? O quella del 2020?

Certo il dubbio sorge, perché controllare una power unit già verificata e giudicata regolare e che, per giunta non sarà utilizzata in questo campionato non ha alcun senso e la stessa cosa dicasi per quella del 2020, perché la prima unità ufficiale sarà omologata solo per la gara inaugurale. F1 Ferrari 

Ferrari

L’unica spiegazione plausibile è che sia stata la stessa Ferrari a richiedere la verifica tecnica per sottoporre le soluzioni tecniche al giudizio della FIA, diciamo alla stessa stregua di quello che ha fatto la Mercedes con il DAS. In quest’ottica, appare assolutamente verosimile che quanto riscontrato dalla Federazione debba rimanere fra loro e la Ferrari.

È logico pensare, quindi che il comunicato emesso dalla Federazione sia stato reso pubblico solo per spegnere, sul nascere, eventuali altre polemiche, in quest’ottica, l’esito del controllo, sia che esso sia stato pro o contro Ferrari, non influisce certo sulla regolarità del campionato in corso, anche nel caso in cui, contrariamente a quello che io credo, il controllo sulla power unit Ferrari, anzichè essere volontario, sia stato richiesto informalmente da qualche altro team in forza della “soffiata” della c.d. talpa.

Non posso non menzionare i media tedeschi che hanno fatto fronte comune sulla presunta irregolarità della Ferrari, ma, su questo aspetto, credo di avere già illustrato il perché, secondo il mio modestissimo avviso, ciò non è assolutamente plausibile, ma a tagliare la testa al malcapitato toro, vi è la seconda parte del comunicato FIA, quella in cui si attribuisce a Maranello il compito di coadiuvare la Federazione nel fornire elementi utili al controllo sulla regolarità degli altri team ed è fuori dubbio che una tale facoltà non viene certamente concessa “per punizione” e, probabilmente, è questo il punto che più infastidisce tutti gli altri competitors.

Il perché del malumore è facilmente intuibile: quello che molti ignorano è che tutti i team di formula uno hanno anche conoscenze indirette su quello che fanno i loro rivali (non sempre derivano dalla classica “spiata”), perché molte aziende fornitrici sono in comune e determinati particolari possono essere facilmente desunti, appunto indirettamente, chiaramente la FIA non ha accesso a tali informazioni e la collaborazione di un team di primo livello nel fornire indicazioni su come effettuare i controlli, sicuramente è per loro deleterio.

Ecco ora che mi ricongiungo a quanto detto in precedenza, quando ho parlato di consuetudini che non fanno certo bene allo sport; ovvio che si vuole porre un freno alla solita “regola del sospetto” che finora ha tenuto banco e della quale si è finora abusato, del resto la bravata di Max Verstappen, come ho scritto nel mio precedente articolo, non poteva restare impunita e già da allora avevo “timore di ripercussioni sia da parte della Ferrari che dalla FIA (e non solo legali)“, purtroppo i miei timori sono diventate realtà ed ora la cosa rischia di degenerare.

Nel mio precedente articolo avevo posto l’accento su come la richiesta di chiarimento tecnico a suo tempo avanzata dalla Red Bull Racing, fosse incongruente su un fatto che era assolutamente chiaro a tutti: “non si può consumare più carburante di quanto consentito” ovvio che la frecciata era rivolta all’indirizzo Ferrari, ma è bene chiarire che l’argomento, solo in apparenza, ha penalizzato la casa di Maranello, ma di fatto, tutti i team avevano studiato come aggirare i controlli e lo testimonia l’aneddoto riportato lo scorso anno dal giornalista Alberto Antonini; riporto lo stralcio:

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Come è stato rivelato dal giornalista Alberto Antonini ex addetto stampa Ferrari, ogni team di formula 1 ha studiato a fondo il flussometro introdotto dalla FIA nel lontano (ma non troppo) 2014 ed in un certo qual modo, ha anticipato un po’ quanto detto da Helmut Marko infatti così ha scritto sul suo blog: F1 Ferrari 

Flussometro

“Mi risulta che ad un team diretto rivale della Ferrari (che non è necessariamente la Red Bull) sia stata contestata, prima della pausa estiva, una irregolarità sulla pompa ad alta pressione a valle del flussometro. Come dire che il getto di benzina, dopo essere stato regolarmente misurato e calibrato, veniva manipolato di nuovo. Si parla di una camera di accumulo: e anche se l’argomento va trattato con i guanti, come vedete è un po’ troppo circostanziato per essere un semplice rumour. La FIA avrebbe bocciato la soluzione, dopo averla visionata, e l’intera faccenda è passata sotto silenzio.”

Il riferimento mi sembra alquanto evidente e sposta l’asse delle presunte irregolarità dalla Ferrari alla Mercedes, che, (come ha anche confermato Helmut Marko), non ha mai abbandonato l’idea di aggirare il controllo del flussometro, anzi ha intensificato gli studi sul come eludere le disposizioni regolamentari sui consumi.

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Leggendo qualche articolo tecnico, per quello che mi è sembrato di capire, il doppio controllo sul flusso di carburante, guarda caso, ora avverrebbe sia a monte che a valle del sistema di alimentazione, quindi la domanda nasce spontanea: chi avrebbe eluso i controlli?

Stando a quello che ha scritto l’ing. Enrico Benzing, che credo non abbia bisogno di presentazioni, tutti i team di formula uno sforavano il consumo di carburante, a fare le spese di un regolamento troppo restrittivo fu il solo Ricciardo nel lontano 2014, ma dopo quell’episodio nessuno è stato più sanzionato, allora mi chiedo: Non è che avesse ragione e la FIA a seguito delle continue lamentele ha raggiunto il limite della pazienza ed ha deciso di essere meno tollerante?

Di certo, per quel poco di tecnica che conosco, un maggior uso di carburante non serve solo a migliorare le prestazioni, ma anche a raffreddare l’unità motrice ed allora il dubbio mi assale:

Non è che le deifallance della power unit Mercedes durante i test derivino da questo? F1 Ferrari 

Tra l’altro, parimenti alla Mercedes, anche la Red Bull Racing non ha svolto la consueta simulazione di gara.

Veniamo al terzo punto del comunicato, cioè alla futura collaborazione della Ferrari con la FIA, alla ricerca di una formula uno più “ecosostenibile”, inutile dire che la stampa tedesca, anche in questo ha visto una sorta di punizione per il presunto comportamento scorretto della Ferrari nell’utilizzo di una power unit “dopata”, ma, sinceramente, credo che i benefici derivanti dalla conoscenza anticipata di talune scelte, portino più vantaggi rispetto ai maggiori costi derivanti dalla ricerca, senza considerare il fatto che, i costi in questione, comunque devono essere sostenuti anche dagli altri team per adeguarsi alle nuove future normative.

Leonardo Fiorentino

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