Max Verstappen è riuscito a vincere anche il Gran Premio del Qatar, con tanto di giro veloce, assicurandosi così altri 26 punti da aggiungere in cassaforte a rendere ancora più importante il titolo mondiale conquistato appena ieri al termine della Sprint Race. Oggi però le cose si sono fatte un po’ più complicate, in parte per l’ottimo ritmo mostrato dalle McLaren e in parte per la difficilissima condizione fisica a cui i piloti sono stati sottoposti durante i 57 giri di Gran Premio previsti. Addirittura Logan Sergeant ha dovuto ritirarsi a poco meno di una ventina di giri dalla conclusione perchè, complice anche i già presenti sintomi di una simil-influenza, non è riuscito a sopportare le estreme condizioni fisiche presenti all’interno dell’abitacolo.

Al termine del GP, poco prima delle consuete interviste post-gara, abbiamo visto tutti e tre i piloti togliersi le tute e rinfrescarsi con acqua fredda gettata anche indosso al proprio corpo, per cercare di rinfrescarsi il più possibile. Molti medici sono anche stati mobilitati dai vari team per poter assistere i piloti non appena questi fossero scesi dalle loro monoposto. Max ha poi confessato ai microfoni della Formula 1:

“Si il primo stint ha deciso la mia gara, poi ho potuto gestire il passo facendo in modo che le gomme fossero nella giusta finestra di utilizzo, però in realtà erano tutti veloci ed è stata una gara difficile, ho dovuto spingere per vincere”

In merito alla difficoltà fisica del Gran Premio Max ha confermato: “Sicuramente è stata una delle più dure, nelle prime 5 sicuramente”

“Sto già sudando parecchio, ma ci godremo sicuramente un po’ dopo la gara [i festeggiamenti ndr], ma ci sono ancora alcune gare che volgiamo vincere”

Ultimo, ma non di certo per importanza, l’obbligo di effettuare almeno 3 pit stop per fini di sicurezza in termini di usura gomme, ha evidenziato la possibilità di introdurre magari per il futuro un cambio regolamentare che vada in questa direzione, così facendo infatti tutti i piloti sono stati incentivati a spingere costantemente come se fossero su perenni giri di qualifica, e non come avviene abitualmente in una finestra di gestione gomma, ma a Max l’idea di gareggiare così non deve allettare particolarmente:

“Be mi piacerebbe spingere il più possibile però senza doversi fermare cosi tanto per i pit stop, perché abbiamo disegnato le macchine per andare forte e per andare bene sulle gomme [cioè anche la componente di gestione degrado gomme è importante nella progettazione della monoposto].”

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