In un podcast per The Race l’ex ingegnere di Jordan Gary Anderson analizza la situazione delle squadre di Formula 1, Come prepararsi al meglio per il Campionato di F1 2022

F1 2022 – Siamo nei round finali della sfida tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Abituati a finali di stagione poco avvincenti per lo strapotere Mercedes, c’è molta attesa per conoscere chi la spunterà nel finale di stagione; arriverà l’ottavo titolo per l’inglese smarcando l’ennesimo record attualmente condiviso con Michael Schumacher o arriverà la consacrazione del talentuoso giovane olandese? Ma con un finale così avvincente FIA e Formula 1 sono riuscite a creare ancora più aspettative sul campionato di Formula 1 2022. Ad eccezione di Red Bull e Mercedes, ormai quasi tutte le squadre sono concentrate sulla stagione della rivoluzione tecnica; e per alcuni teams, Ferrari in testa, è un’occasione da non perdere assolutamente.
Ma quale sarà approccio che le squadre di Formula 1 adotteranno per farsi trovare pronte già da Sakhir il prossimo marzo?

Secondo il direttore tecnico della McLaren, James Key, la conoscenza e la comprensione che il team ha sulla vettura sarà fondamentale anche per il progetto 2022: “Molti sistemi idraulici, elettrici e del sistema frenante avranno un design molto vicino a quello che abbiamo usato in passato perché fondamentalmente svolgono un lavoro molto simile in quella che sembrerà un’auto molto diversa. Non avrai un approccio molto diverso al ’22 in termini di ciò che stai cercando di ottenere con la tua auto. Il prossimo anno vedremo tanti cambiamenti aerodinamici ma si andrà sempre alla ricerca di una buona stabilità in frenata, buona trazione, per dare fiducia al pilota e permettergli di spingere al massimo la propria monoposto”. Verrebbe da dire nulla di nuovo! Secondo Key quello che conta davvero è quanto una squadra capisce ciò che rende la sua macchina veloce. Nessuna squadra sa assolutamente tutto, ma i migliori hanno la più grande profondità di comprensione del proprio know how.

Per alcune parti della vettura i progettisti non dovranno partire da un foglio completamente bianco; la parte finale del telaio che ospita il serbatoio, per esempio, dovrà solo essere finalizzata. Così come la zona del motore: la power unit del prossimo anno, per la maggior parte, sarà molto simile a quella attuale. Anche la zona del cambio non sarà molto diversa

La posizione delle sospensioni dovranno essere ottimizzate per adattarsi ai nuovi cerchi da 18 pollici. In questa zona molti teams potrebbero sposare la filosofia portata da Mercedes, ovvero di spostare i collegamenti delle sospensioni più indietro e verso l’alto così da incanalare al meglio il flusso d’aria sfruttando ancor di più le prestazioni del diffusore. Qui gli ingegneri potranno sbizzarrirsi, soprattutto dopo un anno, il 2021 per l’appuntamento, con forti limitazioni dello sviluppo proprio in questa area.

Con un cambiamento così radicale le squadre potrebbero prepararsi pensando ad un inizio campionato con due specifiche. La prima servirà per verificare la bontà del progetto, ottenere quanti più dati possibili e vedere la concorrenza. La seconda specifica, che potrebbe essere utilizzata già nella parte finale dei test pre stagionali o nella prima parte della stagione, servirà per finalizzare e perfezionare tutto il lavoro o rivedere quanto possibile per non iniziare con un gap troppo grande rispetto ai rivali.

Le novità più grandi F1 2022 riguarderanno fondo, diffusore e ala anteriore. I simulatori di cui dispongono la maggior parte dei team dovrebbero eliminare molti dei potenziali problemi, ma sarà la galleria del vento e, soprattutto, la pista a dare il verdetto finale. Da qui sarà fondamentale il supporto del pilota ed il continuo scambio di informazioni con gli ingegneri. Quando poi i due piloti di un team vanno nella stessa direzione potrebbe trasformarsi in un ulteriore vantaggio. Spesso parliamo di stili di guida differenti tra i due piloti e di monoposto che sembrano cucite su un pilota rispetto all’altro.
Red Bull e McLaren ne sono un esempio. Max Verstappen e Lando Norris, a parte rare eccezioni, sono riusciti a fare grandi prestazioni; mentre Pierre Gasly, Alex Albon e ora Sergio Perez alla Red Bull e Daniel Ricciardo alla McLaren non sono stati così a loro agio.

E’ vero, il cosiddetto foglio bianco dato dalle nuove regole del 2022 consente di ricominciare da capo, ma le squadre di Formula 1 sono pur sempre fatte di piloti, meccanici e ingegneri. Qualche pedina può cambiare ma il nocciolo rimane quello e l’anima del team vincente può emergere . I team di vertice come Ferrari, Mclaren e Alpine hanno l’occasione di sfruttare le proprie conoscenze per portare un progetto che possa, finalmente, azzerare il gap con Mercedes per dare il via, insieme a Red Bull ad una stagione entusiasmante come tifosi, FIA e Formula 1 sperano.

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