L’incremento del 3.1% approvato dalla F1 Commission è un compromesso tra le richieste dei top team e le istanze delle altre scuderie.
Nella prima parte della stagione 2022 di F1 la questione del budget cap ha rappresentato uno degli argomenti più caldi e discussi. Sin dai primi eventi del campionato, infatti, le scuderie più ricche hanno evidenziato che per loro sarebbe stato impossibile rispettare il tetto di spesa di 140 milioni di Dollari a causa dell’aumento improvviso dei tassi di inflazione tra fine 2021 e inizio 2022, quando ormai le squadre avevano impostato i loro budget per la stagione corrente. La crescita vertiginosa dei costi legati alla produzione e alla logistica hanno portato i team che operavano al limite del budget cap a richiedere un incremento del limite, al quale ovviamente si sono opposte le scuderie meno ricche, capitanate dalla Alpine. Alla fine, la F1 Commission riunitasi in Austria ha approvato un aumento del 3.1% del tetto di spese, trovando un compromesso tra le istanze di tutte le squadre.
Autosport ha raccolto le opinioni dei Team Principal delle scuderie più abbienti, moderatamente soddisfatte di aver ottenuto un piccolo incremento del budget cap. Queste le parole di Mattia Binotto: “E’ stato positivo perché si è presa una decisione. Nelle ultime F1 Commission avevamo discusso a lungo, ma poi non avevamo deciso nulla. Eravamo al limite in termini di tempo: quest’anno alcune scuderie erano già destinate a superare il budget cap, quindi era importante trovare un compromesso. Ovviamente i team più grandi cercano sempre di ottenere di più, ma credo che questo compromesso sia sufficiente a darci nuove direttive e nuove sfide. Arriveremo comunque al limite, ma la cosa positiva è che abbiamo preso una decisione”.
“Ovviamente l’incremento del tetto di spese aiuta.” – ha affermato Christian Horner – “Credo che abbiamo trovato un punto d’incontro, perché per un paio di scuderie è esagerato e per i top team non è abbastanza. Bisognava trovare un compromesso come questo, anche perché la questione non si limita a quest’anno, ma riguarda anche il prossimo e quelli dopo. Secondo me è stata la cosa più responsabile da fare”.
Toto Wolff ha invece mostrato una leggera insoddisfazione, che lascia intendere che la Mercedes potrebbe faticare a rispettare il budget cap anche dopo l’aumento delle possibilità di spesa: “Per i top team è troppo poco, perché il prezzo dell’energia, l’inflazione e il costo della logistica stanno schizzando alle stelle. Allo stesso tempo, però, per le scuderie più piccole è troppo. Quindi nessuno è davvero contento, e penso che sia un buon esito. […] Credo che i tre top team siano tutti ben oltre il limite, e noi di Mercedes dovremo tenere sotto controllo le spese. L’aumento ci dà una mano, ma non risolve i nostri problemi”.
“Ovviamente le due fazioni erano assai distanti.” – ha dichiarato Andreas Seidl – “Alla fine, in qualche modo abbiamo trovato un compromesso che ci ha soddisfatto, perché anche noi avevamo gli stessi problemi di Mercedes, Red Bull, Ferrari e altri. Quindi abbiamo votato per l’aumento e sono contento che la soluzione sia ben definita per il 2022. In fin dei conti, penso che sia nell’interesse dello sport avere una soluzione chiara per quest’anno ed evitare che moltissimi team violino il regolamento finanziario. Soprattutto perché è nel suo secondo anno e le circostanze sono molto particolari. Quindi il nuovo limite rappresenta una soluzione ragionevole”.
L’unico team ad essersi opposto con fermezza all’incremento del budget cap è stata la Alpine, il cui Team Principal Otmar Szafnauer ha criticato, citato da GPFans, questo cambio regolamentare: “Lo comprendo, ma è difficile garantire che tutti possano giocarsela alla pari quando i regolamenti tecnici, sportivi o finanziari vengono modificati a stagione in corso. Per me questo è molto importante, nonostante capisca che alcuni team si trovano sotto pressione dal punto di vista finanziario. Quando ci sono dei cambi regolamentari come questo, l’unica cosa da fare è garantire che tutti siano trattati equamente”.
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