Tanti i rumors susseguitisi, dopo la lettera di chiarimento della Fia, su chi brucerebbe gli additivi dell’olio lubrificante, in camera di combustione, per aumentare le prestazioni della propria Power Unit.
E, secondo Horner e Marko, l’indiziata numero uno sarebbe proprio la Ferrari!

Ipotesi, illazioni, ma nessuna certezza. Tutti che puntano il proprio dito contro l’avversario, cercando di dissimulare le accuse.
Ma per i due uomini chiave Red Bull, Christian Horner ed Helmut Marko, sarebbe la Ferrari ad utilizzare lo “stratagemma” degli additivi nel lubrificante per aumentare le prestazioni della parte endotermica della propria P.U., soprattutto nella modalità “qualifica”.
Qualcosa che potrebbe suffragare le ipotesi del duo di Milton Keynes, però, potrebbe esserci: infatti, dopo la lettera di chiarimento del delegato Fia Marcin Budkowsky, a Baku la Ferrari ha accusato, in qualifica, un distacco attorno al secondo dalle Mercedes.
I “maligni” sostengono che, a seguito del comunicato della Federazione, in Ferrari non abbiano potuto utilizzare lo “stratagemma” per sfruttare tutte le potenzialità dell’unità propulsiva.
E, sempre secondo i due uomini Red Bull, sarebbe stata proprio la Mercedes, “imbeccata” dalle informazioni rivelate dall’ex Dt di Maranello, ora in forza al team delle Frecce D’Argento, James Allison, a sollecitare la “solerzia” della Fia.
Vanno fatte, però, pure altre considerazioni: assetti aerodinamicamente più carichi della Ferrari, in previsione gara, e più scarichi della Mercedes, per poter “dominare” sul dritto, uniti ad una PU non aggiornata (specifica 1) e con tanti Km alle spalle per Vettel, più un Raikkonen che, nonostante un motore più “fresco”, non è riuscito a “ritrovarsi” sulle strade dell’Azerbaijan, potrebbero aver condizionato i risultati in qualifica di Baku.
Intanto, si attende a Silverstone la specifica numero 3 della Power Unit Ferrari che, si dice, oltre alle migliorie alla combustione, con l’adozione dei famigerati iniettori “ad àncora” (fondamentali per aumentare  di numero e migliorare le iniettate di carburante in camera di scoppio), dovrebbe superare il “dilemma” della combustione di additivi dell’olio. Con il contributo strategico, ovviamente, del fornitore Shell.
Una buona “cartina di tornasole” potrebbero fornircela, in qualifica, le veloci salite “da cavalleria pesante” dell’Austria. Sempre che la pioggia, prevista lungo tutto l’arco del weekend, non ci metta il suo zampino…
E noi di NewsF1 saremo lì in pista a raccontarvelo, con la nostra inviata d’eccezione Marika Laselva.

di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)

2 Risposte

  1. Giorgio

    Credo che un confronto dei tempi parziali (cioè dei settori) del best lap di Hamilton e Vettel a Baku possa fornire una prima indicazione su un eventuale depotenziamento del motore Ferrari in qualifica.

  2. Fel Sci

    I maligni e anche molti “ignoranti” di F1 non hanno guardato dove la Ferrari perdeva decimi a BAKU! Il fatto è che proprio nel tratto veloce è dove perdeva meno (!), circa 1,5 decimi, invece crollava nel misto, dico e chiedo a tutti coloro che asseriscono un’amenità (malignitò,sospetto ecc.) del genere di guardarsi i tempi sul giro in qualifica dei vari TRATTI! L’ignoranza non ha confini, prima informarsi poi parlare ma, certi personaggi muovono prima la lingua del cervello.

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