La Ferrari si riscopre (o si conferma) fragile. A Silverstone Sebastian Vettel incappa in una nuova penalizzazione, la seconda consecutiva, per un guaio al cambio. La sua stagione assume i tratti di un calvario, un tormento che presenta ogni volta noie di vario genere. Qui in Gran Gran Bretagna il pilota tedesco sconterà nuovamente 5 posizioni di penalità per la sostituzione del gruppo del cambio danneggiato questa mattina durante la FP3. Si tratta ufficialmente della sesta unità stagionale montata sulla macchina di Vettel, dopo quelle sostituite in Cina, Russia, Spagna e Austria. Non ufficialmente potrebbe essere addirittura la settima, perchè con tutta probabilità la squadra ha prudentemente provveduto a sostituire questa componente senza penalità dopo il ritiro in Austria. Montato questa mattina prima dell’ultimo turno di prove, questo nuovo cambio avrebbe mostrato problemi già dopo una decina di giri, costringendo il team ad una nuova sostituzione. L’indagine da parte dei tecnici è in corso ma, come ha accennato lo stesso Arrivabene, è ancora presto per poter dare giudizi affidabili ma potrebbe trattarsi di un problema legato ai materiali, imputabile quindi ai numerosi fornitori esterni alla Ferrari. Sotto osservazione ancora una volta potrebbe dunque essere il controllo qualità dei componenti che la Ferrari non produce in proprio. Un’analisi più maligna potrebbe invece riguardare un difetto alla base dell’intero progetto che rende l’intera parte fragile e soggetta (forse) a problemi nella lubrificazione delle parti. Nella paura di forzare troppo un elemento già così sensibile potrebbe forse trovarsi la ragione del pesante distacco rimediato dalle Rosse nella qualifica di oggi in Gran Bretagna. Quello che è sicuro è che ancora una volta è l’affidabilità il tallone d’Achille di questa SF16-H. Le noie della Ferrari sono infatti sempre più pesanti e fastidiose di quelle degli altri, e stanno nel complesso costando posizioni in partenza, che non è esattamente il punto di forza di questa macchina. Partire a centro gruppo costringe a rincorrere le Mercedes da lontano anche se il passo gara è spesso buono dopotutto. Il secondo (o forse terzo) cambio che mostra problemi nel giro di due gare potrà forse far parlare di allarme rosso ma è più che altro un problema urgente da risolvere. Con la terza gara in cui Vettel incassa una penalità in partenza sono già 15 le posizioni scontate sulla griglia alla metà del campionato.
Durante le interviste del pomeriggio lo stesso Sebastian Vettel non ha nascosto il suo disappunto sull’accaduto, mostrandosi però sicuro che nessun problema si ripresenterà nel corso della gara. Lui stesso ha confermato di non avere particolari problemi che spieghino il ritardo dalla Mercedes: quello che manca rispetto ai rivali è un buon bilanciamento tra alte e basse velocità che caratterizzano il primo ed il secondo settore della pista, mentre il terzo è misto. “La chiave sta tutta nel balance tra carico e velocità” ha spiegato il tedesco, “tra sovrasterzo e sottosterzo” ha puntualizzato.
1,6 i secondi dalla pole position rimediati da Raikkonen che partirà quinto, mentre Vettel lontano addirittura più di 2 secondi paritrà undicesimo dietro ad Alonso.
Le risposte sull’affidabilità Ferrari domani in gara, alle ore 14 italiane. Stay tuned con il nostro inviato @stefanodenicolo.
di Stefano De Nicolo’