E’ dagli occhi di un Uomo che si capisce moltissimo del suo stato d’animo, ma anche dai piccoli gesti del corpo, e negli ultimi tempi quello che dicono le movenze di Sebastian Vettel rappresentano messaggi non proprio positivi. E’ apparso rassegnato in certi frangenti e forse anche deluso, martoriato da problemi di affidabilità anche lui comincia a perdere la lucidità, la freddezza, tanti errori in pista e una cieca fiducia nel muretto; sembra senza personalità il Vettel di questo periodo, come se gli eventi ne stessero domando la volontà e diminuendo il desiderio di Vittoria, forse pensava sarebbe stato più facile riuscire a vincere delle gare quest’anno e forse credeva che fosse più semplice la vita in Rosso. Lo ricordiamo col suo taccuino per gli appunti, memorie di cose da fare, da migliorare per arrivare fino in fondo. Quello di oggi invece è un Uomo da cui non traspare il furore agonistico necessario per lottare nell’arena dei motori e forse questo furore lo sta anche perdendo, in fondo ha vinto 4 Mondiali e una parte di lui, inconscia, è sazia di quanto fatto, è uno dei Piloti più vincenti, è ricco, ha una bella Famiglia, chi glielo fa fare di stare a lottare per la Rossa? Probabilmente lui stesso non si rende conto di aver perso una parte di quella fiamma che arde nel cuore e nello spirito, sicuramente è ancora molto motivato, ma vedete la motivazione è diversa da persona a persona e diversa nelle situazioni che si vivono, ci si può svegliare tutte le mattine con il massimo della volontà di ottenere qualcosa e lottare fino alla ‘morte’ per averla, ma si può essere motivati perché si VUOLE esserlo, mentre altri lo sono non solo nella volontà ma nell’anima. E’ una differenza molto sottile ma significativa e spesso è questa la differenza tra chi è armato di uno spirito ferreo e chi invece arriva al successo toccando il Paradiso, qualcuno parla addirittura di una sorta di stato mentale in cui si riesce a ‘toccare’ l’universo o Dio se preferite. Ovviamente potrei sbagliarmi e questa mia impressione essere un’ombra momentanea che oscura la luce, e magari Vettel vincerà moltissimi GP se non il Campionato che sia 2016 o 2017, però qualcosa c’è che non va e si sente nell’aria, la si nota negli sguardi di tutta la Squadra.
Raikkonen dal canto suo ha rinnovato e rimarrà in squadra fino al termine della stagione 2017, un’altra occasione persa di mettere sotto contratto qualcuno che sia pervaso da quel furore di cui parlo; non è solo una questione di tecnica, sarebbe stato un passo che avrebbe smosso l’ambiente, un giovane rampante alla guida della Rossa, qualcosa di storico che avrebbe dato un senso alla nostra epoca, ed invece si è percorsa la strada più facile; vedete c’è una riflessione da fare, Vettel quanto può essere ‘disturbato’ dalla presenza di Kimi? Pochissimo o per niente, lui sa che è il n.1 nel Team, sa che rimarrà in Rosso anche quando Kimi andrà via, e se poi a fine stagione sarà arrivato dietro al compagno di squadra ‘amen’! Ci saranno stati dei problemi (ed infatti ci sono…) e delle scuse da prendere per autoescludersi dagli intoppi della Ferrari. Mettendo sotto contratto un giovane invece si sarebbero potute minare tutte le sicurezze del pluri Campione e soprattutto della Squadra che ha sempre gli stessi problemi degli ultimi anni, una sorta di muffa appiccicosa che non vuole proprio andar via, ecco perché era ed è necessario aprire le finestre e far entrare aria nuova, nell’abitacolo e soprattutto fuori…
Marco Asfalto