Ospite della Toro Rosso, incontro questa settimana Carlos Sainz Jr., figlio d’arte ed uno dei piloti più giovani del circus. Nello scenario sempre vivo e frizzante della Energy station della Red Bull, ho parlato con il pilota della Toro Rosso per fare un punto sulla sua stagione, i suoi obiettivi ed i suoi progetti per il futuro con il team alla luce del contratto appena rinnovato. Dopo il difficile avvicendamento interno alla squadra con la promozione di Verstappen e la retrocessione di Kvyat ora sembra tornata la calma nel team per affrontare con lucidità e intraprendenza il resto della stagione.

Carlos, la prima domanda è sulla gara in Austria. Un ottavo posto partendo dalla quindicesima posizione dopo una qualifica difficile. Sei contento della gara?

Ovviamente è stata una gara difficile per noi dovendo partire così indietro. Abbiamo dovuto azzardare un po’ la strategia e siamo finiti di nuovo nelle retrovie per poi recuperare fino all’ottavo posto. Sì nel complesso ho fatto una buona gara, anche se abbiamo bisogno di evitare le difficoltà e questo tipo di problemi.

Sembra che la qualifica sia un po’ un problema, c’è qualche difficoltà in particolare sul giro secco che non ti impedisce di dare il meglio?

In realtà le ultime tre gare sono state per noi sfortunate. In Canada ho avuto un incidente, a Baku un problema ai freni, in Austria l’affidabilità. Comunque sì, la buona prestazione sul giro secco è quello che più ci serve al momento e su cui stiamo lavorando.

Ti preoccupa quello che è successo a Vettel con lo scoppio della gomma in Austria? Il circuito qui è molto diverso e le gomme saranno molto più dure; credi che ci sia un problema con le gomme Pirelli in termini di durata e degrado?

Fortunatamente io non ho avuto ancora nessun problema di questo genere; certo non è idale, ma non mi preoccupa più di tanto. In Toro Rosso non abbiamo avuto avvisaglie di problemi. In verità quello che posso dire è che queste gomme sono molto sensibili ai cordoli, ai detriti, anche al minimo taglio, e questo può essere la causa di tanti incidenti ad esse collegati.

Come ti sembra la mescola Ultrasoft? Non pensi che duri un po’ troppo per una mescola cosi morbida?

E’ davvero molto strana, ha un comportamento difficile da prevedere. Riesce a dare una prestazione molto buona per un giro, ma richiede anche un giro in più per entrare in temperatura. Nel complesso è meno stabile della supersoft dunque non posso dire che sia la mia gomma preferita.

Dopo i problemi dell’Austra dei cordoli hai avuto modo di vedere la pista? E’ cambiato qualcosa dall’anno scorso?

No è rimasto tutto uguale, la pista è sempre spettacolare e bellissima.

Ti preoccupano i cedimenti delle sospensioni in Austria? Ce ne sono state molte, e anche il tuo compagno ne ha sofferto.

E’ chiaro che la colpa è stata dei cordoli. I panettoni gialli erano davvero molto pericolosi perchè causavano delle vibrazioni extra che la sospensione pativa moltissimo. In realtà è una superficie su cui non bisognerebbe andare per cui è comprensibile. Quello che non riesco a capire è il cordolo normale, quello bianco e rosso, molto alto, che ha causato ad esempio l’incidente di Rosberg. Questo è un tema che dovremo analizzare a fondo durante il briefing dei piloti.

La Ferrari ha provato l’Halo nella nuova versione, che pensi di questo sistema? Hai cambiato idea?

Personalmente credo che la sicurezza non debba mai fermarsi e sono favorevole ad un sistema di protezione della testa. Bisogna trovare un progetto che accontenti tutti ma che al tempo stesso sia efficace. L’Halo non mi piace, preferirei l’Aeroscreen che aveva presentato la Red Bull anche esteticamente, ma la decisione da prendere spetta alla FIA. Sono convinto che sia un sistema da migliorare anche a livello progettuale.

Credi che una delle ragioni che stanno allontanando il pubblico dalla Formula 1 sia questa eccessiva ricerca della sicurezza a tutti i costi? Non credi che questo tenda a snaturare il motorsport fatto di rischio e adrenalina e di piloti percepiti come superuomini?

Se le gare sono spettacolari e le macchine veloci, i gran premi sono sempre belli. Al contrario se non c’è spettacolo e le macchine sono lente il pubblico si annoia. Credo che l’anno prossimo sarà interessante proprio da questo punto di vista. Alla gente non interessa il tema della sicurezza. Dal mio punto di vista la Formula 1 ha perso qualcosa, non riesce più a trasmettere le emozioni di una volta. La gente magari può pensare che sia diventato più facile guidare queste macchine, ma siamo persone speciali a fare quello che facciamo; basti pensare che negli ultimi anni sono caduti quasi tutti i record sul giro nelle piste in cui corriamo. Non so cosa potremmo fare per trasmettere più lo spettacolo al pubblico, non è il mio lavoro certo, ma sono convinto che sia questa la direzione in cui dovremmo lavorare.

Ad oggi abbiamo motori turbo con alta efficienza. Ma com’è per un pilota dover risparmiare in certi momenti benzina e gomme?

Personalmente non ho nulla contro i motori V6, sono favorevole ad ogni sviluppo della tecnologia che può portare efficienza ed alte prestazioni. Siamo già a 900 cavalli, ma quello che manca è il rumore. Ricordo la prima volta che andai ad un circuito di Formula 1 fui spaventato dal rombo di quelle auto. Ora i bambini hanno un atteggiamento differente perchè il rumore non trasmette loro quella paura che provai io; dovremmo lavorare per cercare di ritornare al sound dei V10.

Pensi che le nuove regole dell’anno prossimo possano essere un bene per lo sport? Ti preoccupa l’aventuale partenza di James Key dalla Toro Rosso?

Sono fiducioso che possa essere un passo in avanti per la Formula 1. Avremo vetture più veloci e spero gare più spettacolari. Spero dunque in uno step in avanti per lo show e per tutto il movimento. Per me James è una delle persone più importanti qui nella scuderia, e certo una sua partenza non sarebbe l’ideale. Sebbene sono convinto e fiducioso dell’ottimo lavoro dei tecnici nella squadra sì, una sua partenza sarebbe davvero una grossa perdita per noi.

Sei uno dei piloti più giovani di questa Formula 1. Come è cambiata la tua vita negli ultimi due anni?

E’ cambiata moltissimo. Una volta arrivati in Formula 1 tutto cambia. E’ uno step successivo nella vita, una sorta di prova di maturità. E’ come essere sempre sotto esame, senza contare il numero di giorni che uno passa lontano da casa. Ci sono più responsabilità, bisogna abituarsi in fretta a questo mondo, la vita cambia ma sei sempre la stessa persona e apprezzi di più i rapporti con la famiglia e gli amici.

di Stefano De Nicolo’

 

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