La Racing Point protagonista di questi primi due giorni di test, è stata criticata dalle altre squadre e da Carlos Sainz per la somiglianza con la Mercedes, dell’anno scorso.

Non è un mistero che Racing Point e Frecce d’Argento hanno stretto una collaborazione, alimentando questo inverno voci di un accordo fra Toto Wolff e Lawrence Stroll per sostituire la Mercedes, in caso di ritiro.

La RP20 ha attirato le attenzioni dei team che si candidano a lottare per il quarto posto nei costruttori, accusandola di essere la copia della W10 e non frutto delle idee, degli ingegneri dell’ex Force India.

Infatti per replicare alle partnership Ferrari con Haas e Alfa, l’anno scorso la Mercedes ha deciso di rafforzare il rapporto con Racing Point e Williams, che sulle nuove monoposto hanno molti pezzi della macchina campione del mondo 2019.

L’attacco più duro è arrivato da Steiner che si è tolto dei sassolini dalle scarpe parlando con la stampa inglese. ” Molti dovrebbe pensare prima di parlare, tutti sappiamo che anni fa si sono lamentati, di noi.

Usano molto parti della Mercedes sulla loro monoposto, e lo stesso discorso vale per noi. Compriamo molti pezzi dalla Ferrari, da quale macchina dovremmo copiare? Se copiassi una Red Bull o Toro Rosso saremmo piuttosto stupidi”.

A queste accuse ha risposto il direttore tecnico della Racing Point Andrew Green. ad Auto Motor und Sport. “Le sospensioni anteriori e posteriori la trasmissione e il motore provengono dalla Mercedes 2019, lavoriamo nella loro galleria del vento da Maggio dello scorso anno.

E’ un auto completamente nuova, della 2019 è rimasta poco o niente. Per il 2020 abbiamo progettato l’auto da zero iniziando da un foglio di carta bianco. E’ molto eccitante perchè il team non ha avuto l’opportunità, di fare niente di simile prima“.

Anche oggi la Racing Point è stata velocissima, chiudendo la sessione del mattino davanti a tutti sempre con Perez che ieri invece aveva conquistato il terzo posto nel day 1, a tre decimi da Hamilton.

 

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