La Ferrari ha deluso anche nel suo 1000 Gp al Mugello, e John Elkann avvisa i tifosi che nemmeno nella prossima stagione la Rossa potrà porre fine al dominio della Mercedes.

A mettere più paura sul presente e futuro della Ferrari, non è soltanto il suo 2020 fallimentare, ma la nuova intervista prima del Gp della Toscana a Sky Sport di John Elkann, il quale ha spento qualsiasi speranza che possa riportare il titolo a Maranello nel 2021.

Ferrari Racing Point

Il presidente ha commentato con queste parole la crisi che sta vivendo la squadra: “Questo è un momento doloroso, è un momento che ci fa soffrire. Vedere la Ferrari che combatte per essere quarta o sesta, è difficile accettare questa realtà. Ma è l’unico modo con il quale uno può andare oltre.

Ci sono molte ragioni per cui noi siamo qui. Ci sono stati dei cambiamenti, però sono anche scuse che noi in Ferrari non vogliamo avere. La nostra realtà è quella di oggi e solamente prendendone coscienza di quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo, abbiamo la possibilità di progredire.

Elkann come Camilleri dà la responsabilità delle difficoltà della Ferrari in questa stagione, alle gestioni di Luca di Monzemolo e Sergio Marchionne. “Se uno guarda all’ultimo decennio, nel quale non abbiamo vinto, e guardiamo i cambi che sono stati fatti nell’organizzazione, ci siamo indeboliti con persone che ci hanno lasciato per rinforzare i nostri concorrenti.

Quello che stiamo facendo con Binotto è il contrario, costruire su una base forte e rafforzarla. I prossimi passi li stiamo facendo ora. Prendiamo coscienza di dove siamo e questa cosa ci rafforza. Il nostro obiettivo deve essere rafforzare e non indebolire. Questo lo abbiamo fatto nell’ultimo decennio e non possiamo più permettercelo.

Elkann ribadisce che l’obiettivo della Ferrari è lottare per il titolo nel 2022. “Non c’è niente di peggio che dare delle speranze senza poter raggiungere gli obiettivi. La nostra realtà ci dice che siamo tra il sesto e il quarto posto e dobbiamo progredire per l’anno prossimo. Progredire vuol dire essere sul podio, ma non è quella di vincere. Nel 2022 si riscriveranno le regole e in quel momento dovremo avere le ambizioni per tornare a vincere. Per le tante persone che ci amano, interne ed esterne, è peggio creare attese che poi uno disattende. In queste 1000 gare che abbiamo disputato, abbiamo vinto e creato una passione. Per noi è molto importante sentirla dai nostri tifosi, quindi per rispetto dobbiamo essere chiari”.

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