Nel beneventano prende vita il prototipo futuristico “Hydro”, alimentato da fuel cell. Un progetto lanciato dalla holding di Paolo Scudieri che potrebbe avere un forte impatto nel futuro prossimo.
Si chiama “Hydro”, il primo veicolo ad idrogeno della Adler Group finanziato con risorse della Bei e costruito negli stabilimenti Tecno Tessile Adler di Airola, Benevento. Nel più importante polo italiano per la fabbricazione di fibra di carbonio per l’Automotive, è nato il progetto campano a zero impatto ambientale.
La Hydro è “un passo importante anche nell’ambito del progetto Borgo 4.0 che nascerà in Irpinia, promosso da Anfia e cofinanziato dalla Regione Campania”, ha dichiarato Paolo Scudieri. Il progetto Borgo 4.0 trasformerà l’area campana in un laboratorio di ricerca e sviluppo internazionale per le tecnologie Automotive di domani.
“Napoli ed il Sud crescono puntando sulla internazionalizzazione – ha aggiunto Paolo Scudieri – Se qui facciamo arrivare i maggiori investitori internazionali. Borgo 4.0 sarà la città del futuro, cablata, aperta a tutte le nuove tecnologie. Sarà qui che sarà possibile immaginare le prime auto senza conducente, sperimenteremo un nuovo rapporto uomo macchina”.
L’auto della Adler ha un impatto ambientale pari a zero, grazie alla tecnologia delle fuel cell, le cellule combustibili che producono energia elettrica a partire da una reazione elettrochimica fra idrogeno e ossigeno. Il peso dell’auto a idrogeno è contenuto grazie alla fibra di carbonio e i componenti principali della Hydro saranno assemblati nello stabilimento di Airola.
“Siamo orgogliosi – ha concluso Paolo Scudieri, presidente di Adler Group – Di contribuire con il nostro know-how allo sviluppo delle migliori tecnologie che muoveranno le auto del prossimo domani e per questo riteniamo importante continuare a investire, dimostrando anche le grandi potenzialità del nostro territorio nel panorama mondiale dell’automotive”.