La Mercedes non ha rivali al Mugello con Hamilton che abbatte Bottas, conquistando la novantesima vittoria in carriera. Si ritira Verstappen nel caos dei primi giri, mentre Albon si prende il primo podio con la Red Bull.

Una gara interminabile quella che ha contraddistinto il Gran Premio della Toscana, terminata dopo ben due bandiere rosse e tre partenze da fermo. Succede molto ma in sostanza non cambia nulla, in quanto Lewis Hamilton ha dominato anche al Mugello precedendo Valtteri Bottas nella doppietta Mercedes. Il britannico ha ottenuto il novantesimo successo della sua carriera, nonostante un brutto primo start nel quale era stato infilato dal compagno di squadra. Le W11 non hanno mai avuto rivali, gestendo alla perfezione le numerose fasi di gara.

Il podio se lo è preso un ottimo Alexander Albon, terzo con l’unica Red Bull targata Honda giunta al traguardo. Le ambizioni mondiali di Max Verstappen terminano infatti con il ritiro odierno, causato da un incidente al primo giro. L’olandese aveva comunque sofferto di un calo di potenza, che lo avrebbe portato a parcheggiare la propria monoposto pochi istanti dopo. Molto bravo Daniel Ricciardo che ha chiuso in quarta piazza con la Renault, dopo aver accarezzato a lungo il sogno del podio. Quinto Sergio Perez con la Racing Point, mentre Lance Stroll è stato costretto al ritiro da un brutto incidente. Sesta la McLaren di Carlos Sainz, davanti all’AlphaTauri di Daniil Kvyat. Sul campo, l’ottavo posto è stato conquistato da un eroico Kimi Raikkonen con l’Alfa Romeo Racing. Il finlandese ha però dovuto scontare 5 secondi di penalità da aggiungere al tempo finale, per aver tagliato la linea gialla in ingresso pit lane. Iceman è così sceso in nona piazza, dietro ad un’inguardabile Ferrari con Charles Leclerc.

Il monegasco ha dato tutto nelle prime fasi, salvo poi crollare a causa di una monoposto che era tra le più lente sulla pista toscana. Decimo Sebastian Vettel, mai protagonista e costretto a difendersi nel finale addirittura dalla Williams di George Russell. Il tedesco riesce poi a difendersi, portandosi a casa un punto che di certo non salva il bilancio. Un disastro annunciato quello di un Cavallino, in cui adesso dovranno arrivare per forza delle decisioni di peso.

Al Mugello si assite ad una partenza eccezionale di Leclerc, che scalza le Red Bull prendendosi il terzo posto, mentre Hamilton pattina e viene infilato da Bottas. Verstappen resta fermo sulla griglia finendo in fondo, per poi essere tamponato alla Luco da Raikkonen, finendo la propria gara nella via di fuga assieme a Pierre Gasly. Nel trambusto generale, si gira anche Carlos Sainz che viene colpito da Vettel, il quale rompe l’ala anteriore contro la McLaren. La Safety car viene mandata in pista per ripulire i detriti. Per l’olandese si tratta del secondo ritiro consecutivo dopo quello di Monza, segnando la fine delle ambizioni mondiali per questa stagione.

La vettura di sicurezza rientra ai box dopo ben sei passaggi, ma avviene subito un incidente disastroso sul rettilineo dei box. Si fermano l’Alfa Romeo Racing di Antonio Giovinazzi, Sainz e la Haas di Romain Grosjean. Probabile causa la ripartenza molto lenta di Bottas, il quale ha atteso sino a metà del rettilineo dei box per tornare ad accelerare, causando un ingorgo alle sue spalle. Successivamente si opta per la bandiera rossa, mentre tra i ritirati si annoverano anche Nicholas Latifi con la Williams ed Esteban Ocon.

Le Mercedes decidono di passare alle Medie, mentre Leclerc resta sulle Soft. La ripartenza avviene da fermi, esattamente come la scorsa settimana. Hamilton si divora Bottas all’esterno, dandogli una mazzata morale fortissima. Charles tiene il terzo posto, mentre le Racing Point e Ricciardo scavalcano Albon. Impressionante il passo delle frecce nere, che allungano decisamente mentre Leclerc e Stroll iniziano una grande lotta per il podio. Ricciardo svernicia Perez e si prende il quinto posto, mettendosi sulle tracce dei due davanti.

Il canadese tenta il sorpasso alla San Donato, ma la rossa #16 non molla e per il momento si tiene la terza piazza. Al giro successivo però, Stroll stacca forte andando virtualmente sul podio, mentre Albon scavalca Perez. La rossa è immobile sul dritto ed anche Ricciardo supera la SF1000. Poco dopo arriva il pit stop del ferrarista, il quale finisce in fondo montando la gomma Dura. Le cose non cambiano visto che Leclerc gira piuttosto lento, mentre Stroll e Ricciardo ingaggiano la battaglia per il terzo gradino del podio.

L’australiano con l’undercut beffa il canadese, mentre sia Perez che Norris passano agevolmente Leclerc dopo le loro soste facendolo crollare in ottava piazza. Figuraccia atroce per la Ferrari nel proprio millesimo GP, a casa propria. Il box di Maranello decide di fermare nuovamente il giovane talento, montandogli la gomma gialla e riportandolo in undicesima posizione, dietro a Vettel. Mentre le rosse ingaggiano un duello, arriva un brutto incidente per Stroll che all’Arrabbiata 2 perde la monoposto andando contro le protezioni. Ne approfitta Bottas che effettua una seconda sosta montando le gialle. Stessa cosa fa Hamilton al giro successivo, mantenendo la prima piazza.

Dopo alcuni istanti di tensione, Lance scende dalla monoposto senza conseguenze. Dal replay, si evince che c’è stato un cedimento sulla pantera rosa, probabilmente una foratura. Alle spalle delle Mercedes, tutti montano la gomma rossa, mentre la direzione gara decide nuovamente per sospendere la sessione. Si ripatirà nuovamente da fermi, con l’occasione di modificare i valori in campo. Raikkonen e Grosjean si sdoppiano riaccodandosi in fondo al gruppo.

Ricciardo supera addirittura Bottas rompendo l’egemonia Mercedes, mentre Leclerc scatta malissimo venendo passato da Raikkonen e Grosjean. Il finlandese subisce cinque secondi di penalità per un ingresso anomalo in corsia box. Con una potenza mostruosa, Bottas ricompone l’1-2 delle frecce nere, con Albon che si avvicina all’australiano. Il thailandese ottiene il sorpasso prendendosi il primo arrivo tra i top tre in carriera, mentre Hamilton domina al Mugello davanti al compagno. L’iridato stampa anche il giro più veloce alla penultima tornata, ribadendo ancor di più che contro di lui non ce n’è. Prossimo appuntamento tra due settimane in Russia.

 

 

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