La SF90 ha ottenuto il terzo successo consecutivo, la prima doppietta della stagione con Vettel davanti a Leclerc. Gli sviluppi portati sembrano aver rivoluzionato la monoposto

Chi lo avrebbe mai detto? Sul tortuoso tracciato di Singapore la Ferrari ha ritrovato la doppietta, evento che non si verificava dall’Ungheria del 2017. Anche in quel caso fu Sebastian Vettel a dominare la scena, lo stesso pilota che è finalmente tornato alla vittoria nella notte asiatica. Charles Leclerc stavolta non è riuscito a sfruttare la pole, ma è comunque un altro risultato positivo che gli ha consentito di agganciare e scavalcare al terzo posto nel mondiale Max Verstappen.

Il Cavallino si è presentato qui con delle importanti novità sulla SF90, specialmente nella parte anteriore che è stato il problema maggiore sino a questo momento. Bisogna infatti ricordare il minuto di distacco preso in Ungheria o i sette decimi di gap rimediati a Monaco dalla pole di Lewis Hamilton. Al venerdì la rossa ha svolto un duro lavoro di comparazione, presentandosi poi in gran forma sin dalle terze libere con Leclerc che aveva dominato la sessione. Se si pensava ad una Mercedes ”nascosta” al sabato mattina, il monegasco ha smentito tutti ottenendo il miglior tempo in qualifica. Evidentemente era vera gloria.

La gara è stata soltanto una conferma. Una volta assunto il comando, Vettel non ha avuto problemi a controllare l’1-2 davanti a Charles, con nessuno in grado di impensierire la coppia lì davanti. La doppietta in un cittadino sembrava una chimera, ma questo tabù è stato sfatato. La prova del fuoco per la Ferrari ci sarà in Russia, dove tra sette giorni si tornerà in pista su un tracciato in cui le frecce d’argento l’hanno sempre fatta da padrone.

Tornando alle ultime stagioni sembra evidente che ci troviamo davanti ad una situazione praticamente opposta. Seb si è giocato a lungo il mondiale con Hamilton nel biennio 2017-2018, cedendo poi alla distanza a causa di una vettura andata in netto calando nella seconda parte dell’annata. Attualmente invece, la rossa sembra aver capito quello che mancava su una monoposto nata male, rendendola competitiva durante la pausa estiva. Sembra evidente che per il mondiale sia troppo tardi, visto i 96 punti di ritardo dal leader di Leclerc ed i 102 accusati da Vettel.

Fondamentale continuare su questa lunghezza d’onda, visto che i regolamenti 2020 saranno identici a quelli attuale e la nuova monoposto verrà costruita sulla base del modello ora in attività. Le prossime piste dovevano essere nettamente sfavorevoli alla Ferrari, ma dopo quanto si è visto a Singapore è assolutamente impossibile fare delle previsioni.

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