Trionfa il tedesco dopo un undercut fatto ai danni di un furioso Leclerc. Terzo Verstappen davanti alle deludenti Mercedes ed Albon

Sebastian Vettel è tornato. A tredici mesi di distanza dall’ultima vittoria, il quattro volte campione del mondo ha ritrovato la via del successo nella notte di Singapore. La Ferrari riconquista così la doppietta, evento che mancava dall’Ungheria del 2017. Si tratta anche del terzo successo consecutivo del Cavallino dopo quelli di Charles Leclerc a Spa e Monza. Dal 2008 non si assisteva ad un filotto così positivo e che dà una grande iniezione di fiducia alla squadra.

Sicuramente ci sarà da discutere tra i due piloti, visto che notoriamente viene fermato ai box per primo il pilota che è davanti, mentre per cercare di attaccare Lewis Hamilton Seb ne ha approfittato facendo segnare un giro record. Questo gli ha permesso di precedere anche il compagno di squadra una volta che Charles si è fermato, gestendo poi alla perfezione la situazione per il resto della gara. Terza posizione per Max Verstappen con la sua Red Bull targata Honda. Delude molto la Mercedes, con Hamilton quarto e Valtteri Bottas alle sue spalle davanti ad Alexander Albon. Pessima la strategia per Lewis che nel tentativo di attaccare la prima piazza è retrocesso addirittura fuori dal podio.

Alla partenza scatta bene Leclerc, con Hamilton e Vettel che hanno battagliato per la seconda posizione. Il campione del mondo ha rintuzzato l’affondo del tedesco, che ci ha provato fino alla curva 8 per poi accodarsi alla freccia d’argento. Un contatto tra  Carlos Sainz e Nico Hulkenberg ha costretto entrambi a rientrare ai box perdendo molto terreno. Ottimo l’avvio di Giovinazzi che recupera due posizioni.

Il ritmo dei primi è molto blando ad inizio gara. Leclerc tiene il gruppo dei big alle sue spalle girando in 1’48”, ben dodici secondi più lento rispetto ai tempi della qualifica. Addirittura è lo stesso Hulkenberg a far segnare le migliori prestazioni, una situazione non proprio consona allo spirito della Formula 1 con gestione gomme e fuel saving. L’unico che spinge è Ricciardo che rimonta posizioni su posizioni, compiendo una splendida manovra su Daniil Kvyat.

Il colpo di scena avviene ai box: Vettel si ferma un giro prima di Leclerc e si prende la posizione, con entrambi che puntano sulla gomma dura. Sebastian sorpassa il compagno di squadra che fa capire via radio la sua frustrazione. Hamilton resta fuori sperando nel traffico degli avversari dopo la sosta di Verstappen e Bottas, ma la sua gomma Soft crolla. Il campione del mondo si ferma e si ritrova alle spalle della Ferrari e dell’olandese. Menzione d’onore per Antonio Giovinazzi con la sua Alfa Romeo Racing che ne approfitta per portarsi al comando delle operazioni.

Successivamente Seb si prende un rischio incredibile nell’attaccare Gasly, per poi prendere la leadership superando Giovinazzi. Anche Charles e Verstappen superano il pugliese facilmente mettendosi a caccia del tedesco che ha però un vantaggio netto attorno ai sei secondi. La gara di Giovinazzi viene rovinata dalla squadra che lo costringe a restare in pista, sino ad un contatto con Ricciardo nel quale entrambi riportano danni. Al trentaseiesimo giro contatto tra la Williams di George Russell e Romain Grosjean, nel quale il britannico va a muro causando l’ingresso della safety car.

Leclerc si lamenta notevolmente con la squadra, mentre dal muretto i piloti del Cavallino vengono avvisati di non prendere rischi alla ripartenza ma che possono lottare tra di loro. A venti giri dalla fine esce la Safety, con Vettel che gestisce bene la vetta tenendo dietro il compagno di squadra. Sergio Perez si ritira per un guasto sulla sua Racing Point, causando un’altra interruzione che ricompatta nuovamente il gruppo.

Nuovo restart con le Ferrari ancora al comando delle operazioni con Leclerc molto vicino al compagno di squadra. Grande sofferenza per Kimi Raikkonen e Ricciardo che accusano un netto crollo della gomma bianca, perdendo numerose posizioni. Il finlandese viene poi centrato in pieno da Kvyat alla prima curva, terminando la gara a causa di un danno alla sospensione anteriore sinistra. Non c’e due senza tre: entra nuovamente in pista la vettura di sicurezza che congela l’1-2 del Cavallino in testa. Si torna a spingere con Verstappen aggressivo nei confronti di Leclerc, in grado però di gestire la sua seconda piazza.

Il finale è in sofferenza per il monegasco a causa del calo delle sue gomme, mentre Hamilton pressa notevolmente Verstappen per il podio. Seb si prende la vittoria e sul podio è visibilmente commosso. Dopo i big, a punti la Lando Norris, Pierre Gasly con la Toro RossoHonda, Hulkenberg ed il nostro Giovinazzi. Prossimo appuntamento domenica prossima in Russia.

 

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