Secondo quanto riportato da Blick, l’Alfa Romeo Racing vorrebbe legarsi al cinese per un solo anno, mentre Zhou preferirebbe un triennale.

Nonostante manchino più di cinque mesi all’inizio della prossima stagione di F1, la situazione del mercato piloti in ottica 2022 è ormai ben definita. Rimane sconosciuta solo l’identità del compagno di Valtteri Bottas in Alfa Romeo Racing, che dopo aver fatto segnare un colpo prestigioso con l’approdo del finlandese pare intenzionata a non rinnovare con Antonio Giovinazzi e ad ingaggiare un debuttante. Nelle ultime settimane al team svizzero è stato accostato il nome di Guanyu Zhou (attualmente secondo nel campionato di Formula 2), il quale secondo alcune indiscrezioni porterebbe in dote anche una succulenta valigia da 30 milioni di Dollari grazie all’appoggio di sponsor cinesi, dei quali Alfa Romeo ha assolutamente bisogno visto l’imminente addio del Title Sponsor PKN Orlen. Tuttavia, le trattative tra il ventiduenne cinese e la scuderia di Hinwil potrebbero essersi incagliate su un dettaglio fondamentale: la durata del contratto.

giovinazzi

La testata svizzera Blick riporta infatti che il cinese gradirebbe un contratto triennale, forte del grande sostegno economico che garantirebbe al team svizzero. Dall’altro lato, i piani di Frédéric Vasseur sarebbero totalmente diversi: Zhou rappresenterebbe infatti una soluzione-tampone per Alfa Romeo fino al 2023, quando quel sedile sarà occupato dal fiore all’occhiello della Sauber Academy, il classe 2003 Théo Pourchaire. Il francese, attualmente quinto in F2 nel suo anno da rookie, ha già i punti necessari per ottenere la Superlicenza, ma con ogni probabilità resterà ancora una stagione nella categoria cadetta per puntare al titolo. Dato che Bottas resterà a lungo a Hinwil perché ha firmato un contratto pluriennale, le richieste di Zhou manderebbero all’aria il piano di Vasseur. Perciò un altro importante attore potrebbe entrare nelle trattative: Oscar Piastri.

L’australiano, membro come Zhou della Alpine Academy, è l’attuale leader del campionato di F2 e ha ben 36 punti di vantaggio proprio sul cinese. Tuttavia, Piastri si è fatto notare perché, come Russell e Leclerc in precedenza, sta dominando una griglia di F2 molto competitiva nella sua stagione da rookie, peraltro dopo aver vinto al primo colpo anche la Formula 3. Qualora dovesse conquistare la categoria cadetta non potrebbe però parteciparvi di nuovo, trovandosi clamorosamente senza sedile nonostante una scalata incredibile nelle serie propedeutiche. Sempre secondo la testata svizzera, Vasseur potrebbe tuttavia venire in suo aiuto: favorito dai buoni rapporti che ha mantenuto con il management di Alpine, potrebbe ingaggiare l’australiano in prestito per un anno, per poi restituirlo al team anglo-francese nel 2023, quando Pourchaire arriverà in Alfa Romeo. Tuttavia, non si può escludere che la pista-Piastri non sia altro che un tentativo di mettere pressione a Zhou per accontentare le richieste di Vasseur.

Fuori da ogni discussione sembra ormai la permanenza di Antonio Giovinazzi, che non può contare né sugli sponsor garantiti da Zhou né sull’enorme potenziale mostrato fin qui da Piastri e Pourchaire. Per l’australiano, in caso di mancata firma con Alfa Romeo, sarebbe praticamente certo l’approdo in Alpine come terzo pilota in attesa di un sedile a tempo pieno nel 2023.

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