Formula 1 – Nell’appuntamento del GP di Baku è andata in scena la prima gara sprint con format modificato.

Adesso la giornata del sabato è completamente dedicata alla sprint race di F1, con qualifiche e gara. Sicuramente se gara sprint deve essere questo format è sicuramente migliorativo.

Quello che purtroppo non mi sembra corretto è come vengono trattate le prove libere. Un solo turno al venerdì mattina di un’ora è veramente troppo poco.

La Formula 1 è uno sport e come tutti gli sport gli “allenamenti” devono far parte della competizione. Già non ci sono test privati, ridurre al minimo anche le prove libere snatura veramente la natura di questa disciplina.

Il nascondersi dietro la scusa del ridurre i costi non funziona. I costi di questi simulatori sono veramente minori dei costi di sessioni di test in pista? Inoltre, in caso di test collettivi, ci sarebbe anche un ritorno economico per l’organizzatore.

Inoltre, sempre con la scusa della riduzione dei costi un altro aspetto da menzionare è il parco chiuso. Introdotto per limitare il tempo in pista degli ingegneri.

Si sarebbe potuta trovare una adeguata via di mezzo in modo da lasciare delle finestre di lavoro o delle aree di modifica in modo da poter correggere gli assetti. Discorso ancora più sensato in caso di cambiamenti metereologici.

Il problema è ancora piu enfatizzato dal fatto che nelle gare sprint il set-up è congelato al venerdi dopo la qualifica della gara della Domenica.

Altro aspetto è il fatto che nella qualifica della Sprint race, nel Q3, si può accedere solamente con pneumatici soft nuovi. Nel caso un pilota non ha più treni non può affrontare la Q3.

Questo si è verificato con ben due piloti: Lando Norris e Yuki Tsunoda. Anche questa regola è al quanto discutibile e ci auspichiamo venga corretta nelle prossime gare sprint.

Detto questo, se lo scopo della gara sprint era quello di fare spettacolo il bicchiere è mezzo vuoto. Il lungo serpentone delle vetture ha anticipato quello che avremmo poi visto nella gara “normale” della domenica.

Le prossime piste dove la sprint race sarà presente sono: Austria, Belgio, Quatar, Austin e Brasile.

Sicuramente sulla carta le pista potrebbero portare spettacolo, ma quantità non necessariamente vuol dire qualità.

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