Charles Leclerc nelle qualifiche del Gp del Belgio sfruttando la penalità di Max Verstappen, ha conquistato la pole e fatto ritrovare il sorriso alla Ferrari dopo la débâcle dell’Hungaroring.

Grande spettacolo nelle qualifiche del Gp del Belgio, con tante indicazioni in vista della Sprint e della gara. Pronostici rispettati con Max Verstappen che si è imposto anche a Spa, con un giro mostruoso, che ha ricordato alcune magie di Ayrton Senna e Michael Schumacher. Compiti a casa fatti per Charles Leclerc, che dopo le difficoltà sull’umido delle scorse prove ufficiali, insieme alla Ferrari ha cancellato la delusione dell’Ungheria. Leclerc nonostante il gap di otto decimi grazie alla penalità di Verstappen, ha conquistato la pole della corsa di Domenica, battendo l’altra Red Bull di Sergio Perez e Lewis Hamilton. Alle loro spalle Carlos Sainz che a causa di alcuni errori, oltre a perdere il duello con il compagno di squadra, si è dovuto accontentare della quinta posizione. Passo indietro per la McLaren, la quale ha sacrificato il giro secco per la gara, con Oscar Piastri che per la prima volta si è aggiudicato il confronto con Lando Norris. Vediamo dai grafici dell’ultimo tentativo della Q3, cosa ci hanno detto le qualifiche del Gp del Belgio.

La Ferrari nel T1 grazie alla potenza della sua power unit vola, ma la Red Bull risponde con l’efficienza aerodinamica, e la superiorità con il DRS aperto. Questo permette alla RB19 n.1, di avere sul dritto due chilometri orari di velocità di punta in più ed un decimo sulla SF-23 n°16. Invece grande equilibrio fra la Ferrari di Leclerc e la Mercedes di Hamilton. La W14 con gli aggiornamenti portati a Spa è andata in una direzione diversa dalla Red Bull, puntando su un assetto da basso carico aerodinamico.

Il grande feeling fra Verstappen e la RB19 viene ribadito nella parte centrale. La Red Bull si conferma una macchina perfetta e forte in tutte le condizioni, ma Verstappen fa qualcosa di spaziale. L’olandese pennella tutte le curve, dove transita con velocità nettamente più alte dei suoi avversari. Perez dimostra che è Verstappen a fare la differenza e non la macchina. Leclerc nonostante una SF-23 molto scarica è più veloce di Perez di 45 millesimi, infliggendo un decimo a Hamilton, e a Sainz che commette un errore a Les Combes. La scelta di assetto della Ferrari e della Mercedes è completamente diversa dalla McLaren, con Piastri che è l’unico ad avvicinare l’intermedio di Verstappen, grazie ad una MCL60 che mette in mostra il suo gran downforce.

Nel terzo settore va in scena il replay del T1. La Red Bull è ancora leggermente più veloce della Ferrari, con Verstappen e Perez che precedono Leclerc di 34 e 37 millesimi, così come Hamilton. Sainz fa lo stesso intermedio di Leclerc, mentre Piastri paga come nel primo settore la scelta della McLaren di optare per un assetto da alto carico aerodinamico in rettilineo, accusando un distacco di mezzo secondo da Verstappen e Leclerc.

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